Preakness show Authentic, questa sera l’ultima prova della triplice da Pimlico

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Un’insolita stagione della Triple Crown si concluderà sabato sera in America quando il plotone degli 11 cavalli dichiarati partenti delle Preakness Stakes G1, varcheranno i cancelletti di partenza delle gabbie dell’ippodromo di Pimlico, Baltimora, nel Maryland.
A causa della pandemia di coronavirus, il tradizionale programma della Triple Crown, si sa, è stato fortemente modificato, con le Belmont Stakes che hanno dato il via ai festeggiamenti il ​​20 Giugno ed il Kentucky Derby, che fungeva da prima prova, è stato invece disputato il 5 Settembre. Sul sito https://corsedalmondo.equos.it/ potrete trovare del materiale e interviste, e questa rubrica si arricchirà in futuro sempre più di ulteriori contenuti e dove potrete trovare le ultime indicazioni ed i video per scommettere e vedere il live dal proprio pc o smartphone. Qui sotto trovate l’articolo realizzato da Paolo Romanelli nell’edizione odierna del Trotto & Turf.

Stanotte alle 23.36 ora italiana all’ippodromo di Pimlico si apriranno le undici gabbie delle Preakness Stakes (Gr. I, 1900 metri in sabbia, un milione di dollari di premio totale), terza gemma di quest’anomala Triplice Corona 2020. Al via da favorito Authentic (J.Velazquez) il laureato del Kentucky Derby, ma per l’allievo di Bob Baffert la tradizionale opportunità di emulare American Pharoah o Justify e puntare alla Triple Crown è già svanita prima di correre. Come noto, l’usuale torrido itinerario della suite classica americana quest’anno è stata stravolta dalla pandemia virale. Le Belmont Stakes disputate il 20 giugno, addirittura sui 1800 metri e vinte da Tiz the Law (Consititution), poi il Kentucky Derby spostato dal primo sabato di maggio all’equivalente di settembre con Authentic dominatore e stanotte, a un mese di distanza dal Run for the Roses, si chiude a Baltimora.

Le Preakness sono pur sempre una corsa ambitissima e allora, come sempre succede, per stimolare la fantasia e la passione degli sportivi americani si creano storie e motivazioni a volontà. Su tutti Bob Baffert, attualmente il più potente trainer yankee con un budget annuale di acquisto di yearling e di 2 anni che varia da 25, nelle annate magre come questa, a 35 milioni di dollari della normalità. Baffert ripresenta fiducioso Authentic, sauro da Into Mischief portacolori di un poker di scuderie, la mitica Spendthrift Farm, e le tre partnership: Starlight Racing di Jack Wolf, Madaket Stables (con l’onnipresente Sol Kumin e, molto defilato spesso, anche l’ex presidente della Roma Jimmy Pallotta) e la MyRaceHorse Stable con migliaia di azionisti. Authentic ha pescato la gabbia numero 9, ottima secondo Baffert, che chiederà a Johnny Velaquez le stesse, quasi cinicamente perfette, frazioni cronometriche del Kentucky Derby.

Superato un leggero infortunio a uno zoccolo che gli ha impedito di correre a Churchill Downs, si ributta nella mischia Art Collector (D.Hernandez), un erede di Bernardini homebred del petroliere Bruce Lunsford, anni fa anche candidato democratico alla Presidenza degli Stati Uniti. Collector, a segno in tutte e quattro le corse disputate quest’anno, ha pienamente soddisfatto il suo rookie trainer Tommy Drury nell’ultimo breeze di sabato scorso, mezzo miglio in 48 secondi netti con i 1000 metri in scioltezza in 1.00.40. Poi c’è la femmina Swiss Skydiver (R.Albarado) a intrigare e creare articoli e servizi televisivi. Questo ennesimo coniglio dal cilindro di Kenny McPeek, corpulento trainer del Midwest che mentre Bob Baffert, Todd Pletcher e Chad Brown combattono alle aste con milioni di dollari di spalle coperte, pesca spessissimo sotto i centomila dollari i suoi campioni futuri. È il caso della figlia di Daredevil, pescata da yearling a Keeneland September per 35.000 dollari. Swiss Skydiver viene dal posto d’onore nelle Kentucky Oaks, ha tre libbre di vantaggio, un cambio di monta inaspettato (Tyler Gaffalione è rimasto a Keeneland per tanti munifici ingaggi) e un breeze di solo 40 centesimi più lento di Art Collector, 1.00.80 sui 1000 metri. Poi c’è l’altro di Bob Baffert, il Florida-bred Thousand Words (F.Geroux), un milione di dollari da yearling a Keeneland September, potenzialmente ancora inespresso, ritirato sul campo dai veterinari di Churchill Downs al tondino del Kentucky Derby per essersi catapultato a terra trascinandosi Jerry Barnes, assistant trainer storico di Bob Baffert: le Preakness potrebbero essere la sua definitiva valorizzazione.

Steve Asmussen ne sella tre, Excession, Max Player e Pneumatic, poi ci sono le mine vaganti NY Traffic e Mr. Big News, e ancora Jesus’ Team e Liveyourbeastlife, tutti a caccia di un piazzamento di prestigio o della corsa della vita