Genny Riccio in double face

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Molti allenatori o guidatori, negli ultimi tempi sono anche diventati proprietari di cavalli. È sempre successo, fa parte del gioco, ma in effetti la crisi degli ultimi anni ha portato a un ampliamento di tale fenomeno. Il caso più eclatante, in questo senso, è sicuramente quello di Gennaro Riccio, ottimo professionista campano che per il suo Vernissage Grif, si è affidato prima a Lorenzo Baldi e poi ad Alessandro Gocciadoro. “Quando corre Vernissage e io sono a bordo pista, mi sale l’adrenalina afferma Gennaro. Penso, guardo e soffro. Il giorno del Lotteria ero quasi li a pregare che Alessandro non mi chiedesse di guidarlo per la finale, anche se dall’altro lato sarebbe stata un’esperienza comunque fantastica. Secondo me il proprietario deve potersi fidare dell’allenatore e viceversa. Anche perché se cominci a non avere fiducia allora qualunque tipo di scelta, dalla corsa da fare alla tattica di corsa, all’impostazione, o magari alle modifiche della stessa, può essere messa in discussione. Puoi sempre vederci qualcosa di sbagliato e in questo modo si lavora tutti male. Io ho e ho avuto rapporti con diversi miei colleghi e sarebbe un errore se, anche forte della mia esperienza, mi mettessi a sindacare le loro scelte. Per carità, possiamo consigliarci, posso esprimere un mio parere, ma la scelta e la responsabilità deve essere di chi allena quotidianamente il cavallo, altrimenti il rapporto finisce inevitabilmente con il deteriorarsi”.