La forza dei proprietari

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Il detto “l’unione fa la forza” pare esser di origine etrusca. Già allora, e stiamo parlando di 3.000 anni fa, evidentemente si era capito bene che da soli non si va da nessuna parte. D’altro canto è la storia recente che dice che nessuno si può rappresentare da solo, e che per la tutela dei diritti di una categoria l’unica strada è quella di avere un’associazione forte, e numerosa. Nel trotto abbiamo osservato a nostre spese come l’importanza di essere uniti e iscritti, produca risultati spesso determinanti sulle decisioni generali. Non è infatti un caso se la politica ippica nel tempo sia stata indirizzata dagli allevatori e dagli ippodromi. I primi lecitamente hanno avuto la forza di farlo perché tanti e tutti sotto l’Anact, i secondi con più sigle, ma con gli stessi scopi, e comunque tutti iscritti e rappresentati nei tavoli dell’Unire prima e del Ministero dell’Agricoltura ora. I proprietari sono sempre stati a guardare, un po’ considerandosi hobbisti, un po’ perché spesso le associazioni erano deboli e poco impegnate, non davano servizi, ed erano autoreferenziali. Parallelamente però si è visto come i gentlemen, categoria simile ai proprietari, tutti associandosi alla Federnat, abbiano ottenuto dignità e abbiano visto accolte le loro istanze. Al giorno d’oggi, in una situazione economicamente diversa, in cui i proprietari grandi e piccoli investono somme di denaro ingenti, la burocrazia per gestire una scuderia è quotidiana, e le risorse poche, l’unico modo per continuare a vivere la propria passione è quella di essere tanti, forti e ben rappresentati. Lo Snapt è lo strumento per farlo, un’associazione che si propone innanzitutto di essere democratica e rappresentativa di tutti, poi di difendere e di rilanciare il ruolo del proprietario, e infine quello di assistere le scuderie e facilitare la gestione. Lo Snapt vuol dire essere in tanti, dare forza imprescindibile, e necessaria ai proprietari quando si prenderanno le decisioni fondamentali per il presente e per il futuro. L’alternativa è continuare a far decidere gli altri per noi.