Comunicato su programmazione 2021

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La Circolare di programmazione emanata con d.m. 9389202 del 18 dicembre 2020 ci ha lasciato davvero senza parole; increduli e sbigottiti di fronte a tanta arroganza e disprezzo per le più basilari regole del confronto leale e democratico. Una breve utile cronistoria dei fatti. Intorno alla prima decade di ottobre ricevemmo, dai competenti uffici ministeriali, invito a presentare sollecitamente le nostre idee sulla futura programmazione delle corse al trotto. Lo facemmo tutti, come richiesto soltanto una settimana prima, entro il 14 ottobre, rendendo peraltro pubbliche sui “social” e gli organi di stampa di settore le nostre idee, condivisibili o no nel merito. Fummo convocati, per un confronto comune (rivelatosi poi del tutto fasullo alla prova dei fatti) soltanto il 23 novembre scorso! In quella sede le associazioni sottoscritte, rappresentative, insieme ad altre che in queste ore hanno assunto iniziative analoghe alla nostra, della assoluta maggioranza degli operatori (allevatori, proprietari, allenatori e guidatori), ribadirono le proprie posizioni, convergendo su alcuni punti essenziali “di minima”, in quella sede puntualmente esposti e argomentati. Al termine della riunione, i rappresentanti del Ministero comunicarono che avrebbero inviato a tutti i presenti una nuova bozza di circolare, redatta tenendo conto di tutto quanto emerso dalla discussione, affinché ciascuno potesse offrire il proprio ulteriore, ultimo contributo. Nulla di nulla! Anzi, ci si è ridotti al 18 dicembre 2020 per avere l’alibi del “tempo che fugge”, soffocando il confronto e mortificando chi lavora ogni giorno, comunicando una Circolare definitiva (unitamente ad un calendario GP e giornate del primo trimestre mai discussa con nessuno), sottoposta alla firma del Direttore Generale da chi, per inettitudine o mala fede, l’ha partorita magari su suggerimento dei pochi soliti noti, tristemente autoreferenziali, perennemente in cerca di un ruolo che nessuno gli accorda, che mai “ci mettono la faccia”. Chi ha voluto questo aborto, non tiene in alcun conto le nostre congiunte richieste, avanzate nelle forme e nei tempi richiesti dall’Amministrazione, di:

  1. istituzione di un Ufficio Centrale di Programmazione a struttura collegiale composto da handicapper;
  2. riduzione dell’età massima dei cavalli per la partecipazione alle corse ed esclusione dei castroni dalle corse di allevamento e, oltre i 10/12 anni, dai grandi premi, almeno di Gruppo 1;
  3. previsione di Fillies per tutti i Grandi Premi di Gruppo 1 relativi ai cavalli certamente di 3 anni, da disputare sulla distanza di 1.600 mt. e su piste da 1.000 mt.
  4. Previsione che tutti i Grandi Premi e relativi Fillies per cavalli di 3 e 4 anni siano regolati da appositi Disciplinari da emanare di concerto con Anact (trattandosi di corse di allevamento di determinante rilevanza per gli allevatori);
  5. Diminuzione dell’ammontare complessivo del Montepremi destinati ai Grandi Premi e comunque, almeno in via subordinata, ripartizione della parte di Montepremi destinato ai Grandi Premi in funzione dell’incremento di quelli di gruppo 3 e 2;
  6. Apertura alla partecipazione alle corse italiane di cavalli esteri in regime di reciprocità coi singoli Paesi Uet. Su tali punti, almeno, si registrò la convergenza di tutte le associazioni e gli enti rappresentativi sottoscritti. Nulla di tutto ciò si rinviene oggi nel Decreto Ministeriale citato! Invitiamo, pertanto, formalmente il Direttore Generale, nel quale nutriamo assoluta fiducia, a far luce sulla vicenda intervenendo prontamente presso i funzionari responsabili, a sostegno degli operatori da noi rappresentati scongiurando che si consumi l’ennesimo abuso ai nostri danni. Stanchi di subire abusi da parte di pochi che incidono sui molti, ribadiamo che l’ippica non può prescindere dal prendere in considerazione, concretamente, gli interessi delle categorie!
    Anact
    (Il Presidente)
    Sottoscrivono con Anact
    Organismo Ippico Italiano
    Unione Proprietari Trotto
    Comitato Ippico Allenatori Guidatori
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