Super primavera 2021, ecco le pedine ed i programmi della Grizzetti Galoppo: Sopran Poseidone, Fulgentia e non solo..

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Sul settimanale Equos sono stati pubblicati i programmi del team Grizzetti, titolato LE PUNTE DI GRIZZETTI. Ve lo riproponiamo integralmente.

Fra una traversia e l’altra, la Grizzetti Galoppo nel 2020 ha sciorinato un gruppetto di puledri di tutto rispetto e, anche se Aria Importante ha preso un’altra strada, potrà giocarsi diverse carte importanti, quest’anno. Per saperne di più abbiamo interpellato un portavoce del team.

Partiamo da Sopran Poseidone, imbattuto in tre uscite e piuttosto sottovalutato dai nostri handicapper. “Sta facendo un bel passaggio d’età, ma è ancora in preallenamento, a Varese. È un cavallo freddo, serio, determinato. Ha fatto vedere subito che era buono, si muoveva bene, con classe, e aveva una bella pedalata. Con lui, nessuna tentazione di Parioli, è un cavallo da distanza anche se è figlio di Gutaifan, e verrà impostato con il Derby come obiettivo. Vorremmo farlo arrivare alla classica in freschezza, con una corsa sola nelle gambe, eventualmente anche due se dovessimo percepire che è indietro. Resta da stabilire dove rientrerà”.

Passiamo a Sopran Aragorn, che dopo essersi rivelato, da maiden, nel Rumon, ha deluso nel Criterium di Pisa. “È il più pronto fra i miei 3 anni di punta. Ha una bella genealogia ed è veloce, rapido a mettersi sulle gambe. A Pisa abbiamo sbagliato a dare gli ordini ai fantini, avremmo dovuto mandare davanti lui e non Zuglin. Secondo noi è un cavallo da 1500-1600. Potrebbe rientrare nel Thomas Rook con il Pisa nel mirino”

Fulgentia è stata ben considerata nella graduatoria giovanile per le prestazioni in pista dritta, ma sarà solo una velocista? “Pensiamo e speriamo di no, del resto è figlia di Territories. La facciamo una buona cavalla, era già bella e si è completata. Come abbiamo già fatto più volte in passato con le femmine, rientrerà in dirittura, non sappiamo ancora se a Roma o a Milano, e poi andrà dritta al Regina Elena”.

Il dubbio della distanza vale, almeno in parte, anche per Al Siq, che è figlia di Acclamation, un velocista puro. “A 2 anni ha fatto il suo dovere, ha sbagliato poco. La corsa di Longchamp non fa testo, Peslier l’ha rallentata quando si è reso conto che qualcosa non andava. È rientrata con un problema muscolare, che è stato curato. Anche per lei prevediamo un rientro sui 1200 metri e poi il Regina Elena. Ha fatto un bel passaggio d’età”.

Veniamo ora alle seconde linee, che magari poi tali non saranno. In autunno si è rivelato Cantocorale. “Sì, ha fatto un bell’uno-due, vincendo la maiden e poi arrivando quarto nel Berardelli. Si è fatto molto bello, ha una genealogia anche importante, è tardivo. Secondo noi fa anche la distanza, ma essendo figlio di Helmet non ci sono sicurezze, andrà verificato al rientro prima di stabilire quale strada prendere”.

Zuglin ha un profilo simile, nel senso che è sbocciato a fine anno. “Sì, dopo aver vinto bene la sua maiden è arrivato terzo nel Criterium di Pisa, dove lo schema non gli ha detto bene. Se avessimo dato ordini differenti al fantino, avrebbe anche potuto vincere. Ha qualità e un fisico eccezionale e verrà orientato sul miglio, con rientro a Milano e poi il Parioli, se darà i segnali giusti”.

Gartoria dopo essersi piazzata in listed non è riuscita a vincere ed è ancora maiden. Come la possiamo inquadrare? “Il secondo in listed non è stato casuale, non ha ancora vinto perché successivamente l’abbiamo fatta correre con la tosse, il che l’ha molto condizionata. Ha un programma molto aperto e quindi rientrerà in una maiden per poi puntare, se tutto andrà bene, al Regina Elena”.