Non c’è paragone

Mandrake
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C’è chi sostiene che già ad Ascot, la terza settimana di giugno, le tribune potranno riempirsi di pubblico con i gentiluomini in tight e le signore con gli eccentrici cappelli che piacciono tanto ai paparazzi, le bande musicali che suonano, lo champagne che scorre ma soprattutto i cavalli che corrono. Altri invece sono pronti a scommettere che il pubblico tornerà negli ippodromi inglesi molto prima. Vista dall’Italia sarà una notizia che farà invidia perché dalle nostre parti, probabilmente, saremo ancora riparare i danni inflitti dal virus e magari in attesa dei premi da riscuotere con l’ormai tradizionale ritardo, mentre Oltremanica saranno già ripartiti al galoppo forti anche dei 21 milioni di sterline (quasi 25 milioni di euro) elargiti in favore dell’ippica, settore in gravi difficoltà. Sono soldi del fondo di sopravvivenza per lo sport stanziato dal governo inglese nel novembre scorso. Diciamocelo francamente: non c’è proprio paragone.