Ippodromi aperti mille e non più mille

Binocolo puntato
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Il provvedimento è arrivato e in base a una circolare emanata dal Mipaaf e firma del Direttore Generale Oreste Gerini, da sabato il pubblico potrà tornare sulle tribune degli ippodromi. Le regole prevedono un afflusso pari al 25% della capienza con un tetto massimo di 1.000 spettatori consentito nelle Regioni classificate come zona gialla con la preassegnazione dei posti e un distanziamento fra gli stessi di almeno un metro. Norme che ricalcano quelle in uso un po’ per tutti gli eventi e che permettono di riaprire le porte dopo sei mesi e mezzo dalla chiusura determinata con l’inizio del nuovo lockdown alla fine di ottobre. Una buona notizia, finalmente, che permetterà a partire da sabato di ritrovare la gente sulle tribune e di riportare alla vita anche le corse. Il ritorno del pubblico è un passo fondamentale, anche e soprattutto perché avviene in un momento della stagione cruciale, nel quale si spera che gli effetti della primavera comincino a farsi largo fra le varie ondate di maltempo in modo da presentare dal vivo alla gente alcuni degli appuntamenti clou della stagione. È il momento di Milano e Roma galoppo, che domenica 23 sarà teatro del Derby-Day, ma anche di Merano che riapre i battenti domenica e che quindi potrà cominciare la sua stagione con il pubblico. Dopo tanti mesi di stop l’impegno non sarà semplice.

Perché se da una parte probabilmente gli appassionati non vedranno l’ora di poter ritornare in pista, dall’altra ci sarà da pensare ad attirare quelli che non sono degli habitué dell’ippica, magari attraverso una promozione adeguata che possa portare a sfruttare l’effetto “green” che gli ippodromi possono offrire. In questi primi giorni di “semilibertà” abbiamo visto i ristoranti affollati di gente nonostante le temperature (almeno a Milano) non fossero certo ideali per mangiare all’aperto. Abbiamo rivisto tante gente, soprattutto giovani, a gustarsi una birra o un cocktail nelle piazze alla sera. C’è insomma un’immensa voglia di uscire che va ovviamente intercettata nella maniera appropriata. Perché va detto che le corse ci sono e in primo luogo va spiegato che un pomeriggio all’ippodromo può essere un’esperienza divertente e anche indubbiamente sicura, visti gli spazi a disposizione per il pubblico.

Al piano di riaperture manca ancora un tassello, perché se negli ippodromi si potrà tornare a scommettere, la rete delle Agenzie è ancora blindata e, nonostante le proteste degli operatori, non vi è ancora un segnale chiaro su quella che potrebbe essere la data della riapertura. Difficile comprendere perché si possa andare in un bar, prendere un caffé e berselo fuori, oppure in un tabaccaio per acquistare tutto quello che propone giochi compresi mentre la rete dedicata è ancora chiusa. In Inghilterra i betting shop hanno riaperto anche se è possibile solo il “bet and go”, quindi si può entrare per giocare, ma non è possibile fermarsi per guardare le corse o le partite: potrebbe essere un inizio, in attesa che la situazione sanitaria migliori ulteriormente.