Royal Ascot, day 4: Alenquer si conferma nelle King Edward. Alcohol Free ribalta linee Classiche, Campanelle a tavolino in G1!

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Il day 4 del Royal Ascot è certamente stato condizionato dal terreno, reso pesantissimo dalle piogge della mattinata sul Berkshire tanto da far temere per il regolare svolgimento del convegno. Ispezione di routine, ci vuole del resto ben altro per annullare le corse in questo paese, e quindi pronti via regolarmente con i risultati ovviamente da prendere con tutte le molle del caso.

A livello di prestazioni ci è rimasta negli occhi certamente la vittoria di Alenquer (Adlerflug) nelle King Edward G2, il Derby di Ascot. Il 3 anni di Willy Haggas, dal centro della pista, ha dimostrato di essere un ottimo soggetto producendo una buona progressione su un terreno per lui amico, essendo probabilmente nato per essere un cavallo da “fango”. Alenquer, che aveva linee forti avendo battuto il successivo vincitore del Derby Adayar in un trial a Sandown, ha lasciato ad una lunghezza e mezza Tasman Bay (Le Havre) e Title (Camelot). Il vincitore, Tom Marquand in sella, fu acquistato per £80,000 al Book 1 di Tattersalls ed è figlio dello scomparso Adlerflug (In The Wings), deceduto ad Aprile 2021. Allevato dal Gestut Romerhof è di proprietà della M M Stables, ed ora vanta 3 vittorie in 4 corse disputate in carriera. Cavallo da Arc? Sicuramente inseguirà quel traguardo, ma linee vanno confermate. A breve potrebbe correre o le Eclipse (troppo vicine) o le King George contro gli anziani anch’esse. IL RISULTATO COMPLETO QUI.

Dramma e poi gioia in giornata per Oisin Murphy. Il jockey britannico aveva vinto la Commonwealth Cup G1 in sella a Dragon Symbol (Cable Bay), per i colori di Yoshiro Kubota, ma il 3 anni è stato retrocesso per aver interferito nell’azione di Campanelle (Kodiac), promossa dunque al primo per Frankie Dettori che così ha raggiunto quota 76 al Royal. Per Wesley Ward è la 12° affermazione in questo meeting che, per sua stessa ammissione, gli ha cambiato la vita. Quarta Dandalla (Dandy Man), prodotto di Chellalla (Elnadim) e dunque con radici italiane. Campanelle, che lo scorso anno aveva vinto le Queen Mary G2, un ritorno in grande stile dopo l’esperienza un filo sottotono in patria a Keeneland nella Breeders’ Cup Juvenile Fillies Turf G1, sua unica sconfitta in carriera. Ricordiamo che la cavalla della Stonestreet Stables ha perso solo una volta in carriera, in America. Per lei 4 vittorie in 5 corse disputate. Fu acquistata in Inghilterra per circa £250,000 al Book 1 di Tattersalls. IL RISULTATO COMPLETO QUI.

Dopo l’agonia, la gloria. Oisin Murphy (con brivido nel post gara per una caduta documentata in basso) ha piazzato la staccata grazie ad Alcohol Free (No Nay Never) nelle Coronation Stakes G1. L’eroina delle Cheveley Park a 2 anni, allenata da Andrew Balding, ha ribaltato la linea delle 1000 Ghinee quando a vincere fu Mother Earth (Zoffany), stavolta terza, con il secondo posto occupata dalla progressiva Snow Lantern (Frankel). IL RISULTATO COMPLETO QUI.

Per il trainer inglese doppietta, perché in apertura nelle Albany Stakes G3 ha sorpreso, mantenendo imbattibilità, tale Sandrine (Bobby’s Kitten) che ha colpito a 20/1 per Kirsten Rausing che l’ha anche allevata. Battute 14 rivali capitanate da Hello You (Invincible Spirit) e Oscula (Galileo Gold). La figlia di Bobby’s Kitten (Kitten’s Joy) aveva vinto sul polytrack di Kempton il 19 Maggio scorso. IL RISULTATO COMPLETO QUI.

Sabato l’ultimo giorno di meeting con Diamond Jubilee Stakes G1 come ultimo G1 del Festival. Poi le Chesham Stakes Lr, le Hardwicke G2 verso le King George G1 e le Jersey G3 spostate a fine Royal da qualche tempo. IL CAMPO PARTENTI COMPLETO QUI.