Tutto o niente

Binocolo puntato
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Da un weekend sonnacchioso a uno da tutto esaurito. L’equilibrio nella compilazione dei calendario sembra qualcosa di sconosciuto e spesso (e purtroppo malvolentieri) gli avvenimenti delle varie discipline si accavallano inesorabilmente in alcune giornate, ovviamente quelle festive, mentre in altre domina la routine. Siamo reduci da una due giorni nella quale non era previsto nulla di più di una serie di corse normali e ci apprestiamo a lanciarci verso un weekend che proporrà i clou della stagione primaverile sia a Milano che a Merano. Eventi multipli, che prevedono non solo una corsa importante, ma una lunga serie di prove di spicco. Avvenimenti che meriterebbero una copertura, anche televisiva, no stop, come accade per tutte le sfide più importanti del settore.

Va bene che parliamo di piano a San Siro e di ostacoli a Merano, ma il fatto che nello stesso fine settimana (sì: sabato e domenica sia a Maia sia a San Siro) si disputino, praticamente in contemporanea, da una parte Gran Premio di Milano, Primi Passi, Giubileo e Coppa d’Oro, con l’aggiunta del Bersaglio alla vigilia, e dall’altra Grande Steeple Chase d’Europa, Vanoni, Grande Steeple Chase di Roma e Premio dei Giovani con in più al sabato Gran Corsa Siepi d’Italia e Criterium di Primavera, quantomeno lascia perplessi. E per fortuna il 29 giugno cade di martedì, perché se fosse stato di domenica avremmo dovuto sommare anche Triossi e Turilli, le grandi sfide del trotto… C’è poco da fare, la visione d’insieme latita e i pur in parte condivisibili interessi tecnici sommati a quelli degli ippodromi che cercano di scegliere le date, spesso prendono il sopravvento facendo leva sulle diverse specialità e quindi sovrapponendo trotto, galoppo e ostacoli quasi si trattasse di attività del tutto differenti. Come per tanti altri aspetti però il mondo va in una direzione diversa e lo possiamo riscontrare sia nell’ippica sia negli altri sport. Anche il sistema francese, ad esempio, prevede tutte e tre le specialità, ma si guarda bene dal programmare gradi eventi in contemporanea. Anzi, i top meeting, di qualsiasi specialità, godono di una sorta di esclusiva sulla programmazione.

E questo nell’ottica di focalizzare le attenzioni sul miglior prodotto che il sistema possa offrire al suo pubblico, sia esso galoppo, ostacoli o trotto. Più facile per gli inglesi, che non hanno il trotto e addirittura dividono l’anno in due parti ben distinte fra piano (da fine aprile a metà ottobre) e ostacoli, da novembre in pratica fino al Grand National o poco più. Non è facile contemperare tutte le esigenze. Vi sono date da rispettare anche in un quadro internazionale e come è logico le Società di corse puntano a scegliere quelle più favorevoli per avere le maggiori chances di attrarre il pubblico all’ippodromo.