Miseria e nobiltà

Mandrake
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Nelle aree a nord della Siria controllate dalle forze di opposizione, appoggiate dalla Turchia, non mancano i cavalli. Arabi, ovviamente, bellissimi. Durante la guerra sono stati trascurati. Molti di loro sono morti di fame, lasciati scappare o impiegati nei combattimenti. Ma, come scrive il Corriere della sera, in quelle terre tormentate tira aria di riscossa ippica. In giugno si è svolto il primo Festival di Tarhin con la partecipazione di oltre 70 cavalli all’ippodromo di Aliken. I vincitori sono stati premiati in mezzo a una grande folla. Al primo sono andate mille lire turche (115 dollari circa, poco meno di 100 euro), al secondo 500 lire turche (58 dollari) e al terzo 300 lire turche (35 dollari). Non male in una zona dove manca tutto: il cibo, i medicinali e anche l’elettricità. Gente semplice, passione grande, una nobile miseria. Senza nemmeno bisogno del luccichio degli sceicchi.