Ascot, Sealiway è il..Champion francese in terra inglese. Baaeed fa 6 su 6, suo lo scalpo di Palace Pier nelle QEII Stakes

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Si è conclusa oggi la stagione “flat” inglese, che ora lascerà ampio spazio al sintetico. Prima dello show sponsorizzato dai petrol dollari del Qatar, due notizie: Una, l’elezione di Champion Apprentice jockey per Marco Ghiani che a 22 anni si è tolto un’altra bella soddisfazione di un anno indimenticabile per lui. L’ultimo a farlo era stato Dettori nel 1989, quando Marco non era ancora nei pensieri dei suoi genitori. Per Marco 51 affermazioni in stagione, 16 in più di Saffie Osborne. 

La seconda notizia, postuma, è stata la vittoria del titolo di Champion Jockey di Oisin Murphy che ha avuto un finale di stagione effervescente, ma alla fine si è dimostrato bravo, costante e tenace. Battuto William Buick, di pochissimo. In più c’è da sottolineare come ne John Gosden, ne Frankie Dettori, ne Aidan O’Brien, abbiano vinto una corsa quest’oggi. Ed ora la cronaca:

CHAMPION STAKES: Partiamo dalle Champion Stakes, ancora una volta andate ad un francese come accaduto spesso negli ultimi anni con Pride, Literato, Cirrus Des Aigles e Almanzor, con gli ultimi due proprio qui ad Ascot. Sealiway (Galiway), ha corso come un protagonista vero e dopo la buona esibizione nell’Arc, finendo molto bene all’epilogo, ha dato seguito alla performance vincendo e dominando ad Ascot. Ha seguito come un ombra Adayar sulla retta opposta, lo ha pressato, spompato e seguito come faceva Jason Voorhees nella saga di Venerdì 13 contro le sue vittime. Poi lo ha superato, è passato in vantaggio, ha debellato gli affondi di Mishriff ed ha avuto ancora la forza di respingere Dubai Honour (Pride Of Dubai) e Mac Swiney (New Approach), mentre i più attesi si sono eclissati al termine di una stagione impegnativa. E la storia insegna che le Champion si vincono in freschezza. 

Felice per la bellissima, affascinante Pauline Chehboub, manager du Haras de la Gousserie che ha la proprietà di Sealiway, allenato da Cedric Rossi, di proprietà dell’Haras de la Gousserie, per un cavallo originariamente acquistato per €62,000 alle Arqana Deauville August e costruito dal basso. Quest’anno aveva subito St Mark’s Basilica nel Prix du Jockey Club, ma in generale ha privilegiato la freschezza. Ma lo scorso anno aveva mostrato già doti fuori dal comune, vincendo il Lagardere G1, rimanendo imbottigliato a Keeneland nella Breeders’ per i giovani, e confermando alla fine dei 3 anni. Per Sealiway programma tutto da disegnare, mentre per Adayar dovrebbe esserci un pò di sosta dopo la stagione impegnativa. Dubai Honour dovrebbe correre ancora confermando dal Dollar in poi di essere un buon cavallo. IL RISULTATO COMPLETO QUI.

Sealiway, prodotto della vincitrice di Listed Kensea (Kendargent), è figlio di uno stallone come Galiway (Galileo) che aveva cominciato con un tasso di monta di €3,000 fino al 2019, quando poi è salito a €10,000 e nel 2021 a €12,000 all’haras de Colleville. Salirà ancora. Allevato dai Wertheimer Et Frere, è figlio di Galileo con mamma da Danehill. 

QUEEN ELIZABETH II: Altra affascinante corsa, forse la migliore della giornata, è stata quella delle Queen Elizabeth II Stakes G1 dove Baaeed (Sea The Stars) ha mantenuto il suo score illibato a 6 vittorie su 6. Il tutto è arrivato al termine di una retta tutto cuore ed una sfida di altri tempi, che ricorderemo per molto. L’homebred di Shadwell, montato da un califfo come Jim Crowley, ha “curato” dall’inizio alla fine il favorito Palace Pier (Kingman), uno che non perde quasi mai, e lo ha infilato a 400 dal palo ma inscenando con il cavallo montato da Frankie Dettori un duello rusticano, ma all’arma bianca. Bellissima espressione del nostro sport. Terza è sopraggiunta Lady Bowthorpe (Nathaniel), allevata dalla Archi Romani, all’ultima corsa in carriera prima del ritiro in razza. Baaeed è un cavallo bestiale, e dopo aver cominciato ad imparare a “challengiare” a ParisLongchamp dove, nel Moulin G1, aveva vinto il suo primo G1 faticando, almeno apparentemente. Per tutto valgono le parole del jockey irlandese: “I think Baaeed could be a World Champion. He’s just a beast”. Lo vedremo forse a Del Mar, per la Breeders Cup Mile G1. IL RISULTATO COMPLETO QUI.

Ottimo lavoro per Willy Haggas, celebrato dal fantino che poco prima aveva vinto anche le Qipco British Champions Fillies & Mares Stakes (Group 1) (British Champions Series) con la sorpresa Eshaada (Muhaarar) che, a 16/1, ha fatto capire perché Shadwell ora abbia deciso di farsi tutti i prodotti in casa. Perché selezionando, nel mare magnum di stalloni, fattrici e puledri che ogni anno propongono in training, c’è tanta qualità da distillare. Allenata da Roger Varian, la 3 anni ha collezionato la terza affermazione in carriera. Nell’ultima uscita  (dopo poche corse disputate, ecco che torna il discorso della freschezza), era giunta nelle retrovie delle Yorkshire Oaks G1, ma stavolta ha ribaltato il riferimento con Snowfall (Deep Impact), terza, e Albaflora (Muhaarar), seconda. La vincitrice è una figlia del Champion Sprinter Muhaarar (Oasis Dream), che funziona al Nunnery Stud a Newmarket per £10,000. IL RISULTATO COMPLETO QUI.

Sprinters: Nelle Qipco British Champions Sprint Stakes (Group 1) (British Champions Series) vittoria per Godolphin, festeggiata dal titolo di Champion Owner dell’anno, grazie al 3 anni castrone Creative Force (Dubawi), riuscito a resistere a Glen Shiel (Pivotal), 7 anni, e Minzaal (Mehmas). Delusione, parziale, per Art Power (Dark Angel) solo quarto, ma non male. Il figlio di Dubawi ha ottimo feeling con Ascot, avendo vinto qui a Giugno le Jersey Stakes G1, e piazzandosi poi in alti contesti. Arrivava dal 6° posto nella Sprint Cup G1 di Haydock. IL RISULTATO COMPLETO QUI.

Stayer: Nessuna sorpresa nel risultato della Champions Long Distance Cup G2, con Trueshan (Planteur), Hollie Doyle on board cattiva come una mangusta, che ha confermato la vittoria nel Prix du Cadran G1 di Longchamp. Il 5 anni di Alan King, carattere d’acciaio, ha battuto il canarino Tashkhan (Born To Sea) e Stradivarius (Sea The Stars), sul quale Dettori ha accusato Dylan Browne McMonagle di averlo intralciato a bordo di Baron Samedi (Harbour Watch), poi giunto sesto. Quisquillie da niente con pronta replica in difesa del jockey irlandese, da parte del suo allenatore Joseph O’Brien. Son ragazzi..IL RISULTATO COMPLETO QUI.