Whatever it takes per l’ippica

Mandrake
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Non è il momento di chiedere ma di dare, aveva detto il primo ministro Mario Draghi al varo del decreto sostegni. Una frase ad effetto, tipica dei politici, che però diventa logica alla luce della pioggia di miliardi di euro che dovrebbe abbattersi sull’Italia grazie al Pnrr. Invece, nel disegno di legge N. 2448 del bilancio previsionale dello Stato 2022-2024, al capitolo 2297 Sovvenzioni per le società di corse per l’organizzazione delle corse ippiche è previsto, per il 2022, uno stanziamento di 40 milioni di euro rispetto ai 46,5 milioni del 2021 a causa della riduzione delle entrate relative ai giochi ippici”. I gestori degli ippodromi protestano prevedendo future chiusure per molti impianti. Il Pnrr c’entra poco. Il problema è che il volume delle scommesse sull’ippica è ormai stagnante e i grandi broker di betting puntano su altri sport come il calcio. Il bello (si fa per dire) è che in questa diatriba hanno tutti ragione: ministero e gestori degli ippodromi. Se non crescono le scommesse ci vorrebbe un Whatever it takes per l’ippica.