Anac, il 10 Dicembre le elezioni. Ecco la proposta elettorale ed i candidati al ruolo di Presidente

Share

Per le elezioni ANAC del 10 dicembre 2021 si è formata una nuova proposta elettorale, composta da alcune delle figure più rappresentative dei giovani allevatori d’Italia:

JACOPO BRISCHETTO, allevatore dei “GRIF” e proprietario del Grifone.
MATTIA CADROBBI proprietario della Razza De Pine, socio della White Star, Presidente uscente dell’ANAC.
TEODORA GIORGI, giovanissima allevatrice toscana, figlia di Francesca Folco, allevatrice di molti cavalli di successo tra cui AL SIQ e AMALAURA.
ALFONSO LITTA MODIGNANI, Vice Presidente SGA e proprietario della RAZZA VEDANO.
FRANCESCO LOI, allevatore e stalloniere, proprietario di Helmet, Lethal Force e Full Drago.
STEFANO LUCIANI, allevatore capolista della classifica allevatoriale degli ultimi anni e figlio di Lollo Luciani, storico Presidente dell’ANAC, consigliere di ANG.
ALESSANDRA VIGLIANI, “capitana” della Razza Ticino, professionista storica dell’ippica in Italia.

Rispetto a quanto fatto da altri in passato, la lista ha deciso di presentarsi in maniera trasparente all’opinione pubblica, senza inutili silenzi, strani giochi o strategie a sorpresa (in alcune passate elezioni le strategie e la trasparenza nelle candidature non sono sempre state chiare, se non dopo lo spoglio elettorale, con amare sorprese per qualche “innocente” candidato). La drammaticità del momento con un allevamento italiano ai minimi storici (La Nuova Sbarra, ex capolista tra gli allevatori, ha appena svenduto in un dispersal all’estero tutte le proprie fattrici), ha fatto riunire quelli che sono tra i migliori talenti allevatoriali del paese con l’intento di formulare una nuova proposta politica, capace di dare immediato supporto e nuovo slancio all’allevamento d’Italia.
Il gruppo in questione, che possiede o gestisce in totale oltre 140 fattrici (circa il 25% dell’attuale parco fattrici nazionale) è, senza dubbio, parte e futuro dell’allevamento nazionale. La lista si propone UNITA, nel segno di un completo rinnovamento per arrestare un grave e irresponsabile immobilismo in tema di allevamento che ha portato a tali dati SCONCERTANTI:

• I nati sono passati da 1751, nel 2010 (anno di chiusura dell’UNIRE l’ENTE TECNICO del Ministero, il cui ruolo, oggi manca come non mai) a 636, nel 2019.

Questo, mentre, all’estero, tutti gli indicatori riguardo le nascite e i prezzi di vendita dei cavalli allevati, sono, al contrario, in netta tendenza positiva.
Un arretramento senza precedenti, nella storia dell’allevamento italiano, che nel suo punto più basso, nel secondo dopoguerra, era costituito ancora da oltre 300 allevamenti funzionanti. In quel periodo, nonostante le razzie dei tedeschi, eravamo in grado di produrre più di 900 nati. Tra gli obbiettivi dichiarati della lista dei giovani allevatori: il recupero del centro di Settimo Milanese per le aste SGA, la creazione di sinergie con il Mipaaf per fermare il calo delle nascite e supportare FIN DA SUBITO, sia in Italia che all’estero, TUTTI gli allevatori italiani.
I giovani allevatori chiudono con un messaggio: “Giulio Andreotti diceva che miopi e presbiti, in politica, sono pericolosissimi. Noi giovani ci chiediamo ancora come non si sia vista prima, correndo energicamente ai ripari, la china devastante, che ha portato alla situazione terribile nella quale oggi ci troviamo.”
Dateci fiducia e ridaremo vita all’allevamento d’Italia!