Federnat: Comunicazione urgente del Presidente Biasuzzi al Ministero delle Politiche Agricole

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Egregio Dottore,

leggo di proposte demenziali, relativamente alla circolare di programmazione, che andrebbero a intaccare l’attività degli associati della Federnat da me presieduta.

Gli associati alla Federnat, che rappresentano l’86% di tutti i Gentlemen con licenza riconosciuta dal Ministero, posseggono a loro volta un patrimonio di cavalli che rappresenta circa l’ 80% di tutti quelli che prendono parte alle corse,

Quindi, solo per questo penso che dovremmo essere, se non l’unica fonte di informazione in rappresentanza dei proprietari, almeno la più rappresentativa visto che i gentlemen prima di tutto sono proprietari,

Nell’ambito dell’ippica, la Federnat (che ha ottenuto anche il riconoscimento della Personalità Giuridica ai sensi della legge 15 marzo 1997 n-59) ha quindi lo scopo fondamentale di regolamentare e favorire l’attività dei Gentlemen Drivers di tutta Italia, promuovendone lo sviluppo e diffondendone l’immagine assieme a quella del Cavallo e dell’Ippica tutta, anche allo scopo di incrementarne qualità e numero.

I Gentlemen Driver italiani sono unanimemente considerati la punta di diamante del mondo dei veri amici del cavallo, innanzi tutto dal punto di vista culturale e sociale (date le posizioni di responsabilità occupate in tutti i settori della società civile) ma anche economico in quanto veri appassionati e proprietari, torno a ribadire, dell’80% dei cavalli da trotto che scendono quotidianamente in pista.

La nostra categoria, capillarmente diffusa su tutto il territorio di ciascuna Regione italiana, è a disposizione del Paese e notevoli sono le iniziative indirizzate al sociale che tanto rilievo e riconoscimento hanno avuto dai media anche al di fuori del comparto Ippico .

Non riteniamo quindi che il numero di circa 1150 corse riservato alla categoria dei Gentlemen (che, a una media di otto partenti per corsa equivale a un numero di 25 corse all’anno disputate da ciascun Gentleman) sia un numero elevato per i motivi sopraesposti, senza poi dimenticare che un terzo di queste corse sono con cavalli di proprietà dei Gentlemen stessi e che tale percentuale andrà ad incrementarsi nel tempo.

Le corse Gentlemen hanno poi anche un valore commerciale creando attualmente l’unico mercato in atto per i cavalli di oltre 4 anni i quali, proprio per la loro scarsa redditività attuale, vengono spesso dismessi dai loro proprietari. Se non ci fosse questo mercato creato dai Gentlemen tali cavalli rischierebbero una fine poco edificante e certamente non rispettosa di quel benessere animale di cui i Gentlemen, e il Ministero stesso, sono paladini e tutori. Anzi, proprio per questo ai Gentlemen andrebbero riservate corse di qualità migliore di modo da poter aumentare il commercio di tale fascia di cavalli.

Certo di aver contribuito a chiarirLe alcuni degli aspetti della nostra militanza nel mondo ippico, La ringrazio per l’attenzione.

Maurizio Biasuzzi 
Presidente Federnat