I poeti dell’ippica

Mandrake
Share

Raccontano le cronache che il sottosegretario Francesco Battistoni, dopo aver fatto notare di non aver gradito il presidio sotto al Ministero di qualche giorno fa, ha di fatto annunciato (con documenti firmati) di aver recuperato i fondi necessari che gli ippodromi richiedevano dopo il taglio emerso dalla Legge di Bilancio per il triennio 2022-2024 all’ippica. Una stortura chiara visto che il Mipaaf ha ricevuto dal recovery fund 2 miliardi di euro dall’Europa a sostegno di tutte le attività, tranne che dell’ippica, almeno inizialmente. Si tratta di fondi reperiti da un capitolo di bilancio dal quale sono stati trovati i famosi 6,5 milioni di euro (l’esatta cifra tagliata dal Mef inizialmente) più un milione per il montepremi, oltre ai 3 milioni di euro trovati in precedenza per i nuovi ippodromi. A questo punto non sembra più in dubbio la prosecuzione dell’attività per il 2022 in Italia. In compenso resta in piedi l’annosa, e sgradevole, questione del ritardo dei pagamenti che, al momento, non si sa né quando né come verrà risolta. Come dice il proverbio, “a tutti i poeti manca un verso”.

Share