Partono i bastimenti

Mandrake
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Non è sfuggita l’affollata presenza di cavalli italiani a Vincennes nei giorni scorsi. Ben sette italiani su 12 partenti nel Prix de Gournay en Bray. Si sono rivisti all’opera Cresus di Poggio e Cash Top. Poi Cherry Top, Cobalto di No, Cantab As, Carosone Luis e Cocco Bfc. Nel Prix des Rouges Terres erano cinque gli italiani su 12 partenti complessivi. La Scuderia Sant’Eusebio aveva Capiroska Font e Chardonnay Roc; il Team Minopoli, Cassandra Laser e Celeste Breed, e infine c’era Caution As. Ormai stiamo assistendo a una sorta di emigrazione verso la Francia dove ci sono una migliore organizzazione e premi più ricchi, che vengono liquidati in tempi adeguati. I nostri cavalli non partono con i bastimenti come i migranti del primo Novecento raccontati dalla canzone napoletana Santa Lucia lontana, quella della famosa strofa “Partono ‘e bastimente / P’ ‘e terre assaje luntane” riproposta anche da Andrea Bocelli, ma a bordo di moderni van. Il tragitto è più breve e anche più comodo, ma il motivo è sempre lo stesso: vanno a cercare fortuna in un altro Paese. Vorrà dire qualcosa?