America: Kentucky Derby da favola. Vince Rich Strike a 80/1! Fino a ieri era una riserva, fu acquistato per $30,000. La storia

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I due minuti più eccitanti dello sport americano si sono rivelati ancora una volta meravigliosamente veri. Eccitanti e pazzi, come accaduto nell’edizione 2022 del Kentucky Derby presented by Woodford Reserve G1 perchè a vincere è stato un cavallo che ieri nemmeno doveva esserci, ed invece oltre ad aver guadagnato un posto nelle gabbie si è preso anche la soddisfazione di vincere. Ma non solo. Questa che vi raccontiamo è una una storia di quelle  incredibili, che solo l’ippica in generale ma soprattutto quella americana sanno raccontare. Lui si chiama Rich Strike (Keen Ice), e già il nome dice tutto, e ieri come detto era solamente il “numero 21” nell’ordine di partenza del Kentucky Derby che prevede massimo 20 cavalli al via. Poi l’opportunità ha bussato nei minuti precendenti allo scoccare della mezzanotte di sabato. 

Il ritiro di Ethereal Road ha dato il via libera alla partecipazione a questo sauro volante che si presentava all’appello con le seguenti credenziali: Allevato dalla Calumet Farm, aveva debuttato con un 10° posto su 10 ad Ellis Park in erba, e poi aveva vinto a Settembre una maiden reclamare per 17 lunghezze e mezzo, proprio a Churchill Down, per conto di Joe Sharp. Acquistato per $30.000 da RED TR-Racing LLC è stato affidato ad Eric Reed, salito agli onori delle cronache qualche anno fa per una tragedia che lo ha colpito, visto che sei anni fa un devastante incendio causato da un fulmine ha ucciso 23 cavalli nel suo Mercury Equine Center di Lexington. Incredibile come il destino, in questa occasione, abbia porto una grande mano. Per fortuna esistono queste storie a lieto fine. 

Ebbene Rich Strike ha corso ancora ad Ottobre a Keeneland arrivando secondo, poi ha fatto una trafila di preparazioni tra Fair Grounds (battuto di 14 lunghezze da Epicenter in Dicembre) e 3 corse minori a Turfway Park, l’ultima ad inizio Aprile in G3, giungendo terzo sul tappeta. Ma il fato non conosce ostacoli. Il figlio di Keen Ice (Curlin), stallone funzionante per $7.500, tutto questo non lo sapeva ed ha corso, corso come non aveva mai fatto prima. Si è presentato nelle gabbie all’ultimo momento con una quota di 80/1 sul market americano (arrivato fino a 263/1 in quello australiano).

Pronti via da una gabbia larga è stato posizionato in coda dal suo interprete, Sonny Leon, 32 anni, venezuelano, una dozzina di corse Stakes della sua carriera e qualche titolo locale, anche in endurance. Il primo passaggio sotto le Twin Spires è scivolato via in 18° posizione, sotto il martello battente di una andatura come al solito rovente da queste parti, in questa corsa. Una sorta di staffetta in avanti tra Summer Is Tomorrow e Crown Pride a mettere pressione e garantire ritmo. All’ingresso in retta, di fronte ad una bolgia di 147,294 scatenati ed urlanti spettatori, il primo a passare in cima alla retta è stato il favorito Epicenter (Not This Time) che ha infiammato il pubblico ma si è dovuto guardare all’esterno per l’arrivo di Zandon (Upstart), controfavorito, che sembrava essere passato. Ma i due, che si erano presi a spallate, non avevano fatto i conti con il destino che arriva senza manco accorgertene. All’interno, con un gran mulinare di braccia e di gambe, si è manifestata, quasi eterea, la figura di Rich Strike che viaggiando su una corsia preferenziale verso il paradiso si è guadagnato il cielo e l’immortalità di questa prestigiosa prova ed una sicura candidatura all’oscar per la miglior sceneggiatura non scritta prima. 

L’allenatore vincente Eric Reed ha detto subito dopo la gara che le sue ginocchia si sono piegate per l’eccitazione nonappena ha visto passare per primo il traguardo al suo Rich Strike. Una meravigliosa storia americana che abbiamo avuto la fortuna di raccontare. 

L’altra faccia della medaglia, stavolta nera, è Steven Asmussen, e la vittoria di Rich Strike ha negato all’allenatore più vincente nella storia delle corse nordamericane, un’inafferrabile vittoria nel Derby. È 0 su 24, con tre secondi classificati e due terzi: “Sono sconvolto. Ci ripenserò domani e stenterò ancora a crederci. Fino in dirittura ero sicuro di avercela fatta, Epicenter era ben posizionato, come avevamo preventivato per debellare la forza di Zandon. Poi ho visto un altro cavallo e ho pensato, ‘No! Non ci batterà.’ E lo ha fatto”, ha detto Asmussen, che ha elogiato il vincitore e le connessioni di Rich Strike. “Tanto di cappello a lui. Hanno vinto il Kentucky Derby. Che storia”. Sipario. 

IL RISULTATO COMPLETO CLICCANDO QUI.

https://twitter.com/KentuckyDerby/status/1523132266595368960?s=20&t=b6YG-JoB_05Cd_HL67nPPA
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