La TQQ di giovedì 23 giugno

Ippodromo Garigliano
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Evitiamo di ripetere quanto scritto nel numero di martedì, riguardo all’abbinamento delle corse ordinarie alla TQQ, comunque stavolta, non c’era nessun tipo di alternativa, anche con numero inferiore a quattordici, il minimo previsto dalle regole. Sono anziani di categoria G, sulla distanza del miglio: emergono chiaramente i nomi di Baschiria Op e Bella degli Dei, situate una dietro l’altra in partenza. La Mago d’Amore affidata a Maione saprebbe partire ma c’è il rischio consistente che salti via, per cui viene impiegata con prudenza dietro il mezzo meccanico ed in seguito utilizzata in una lunga progressione che può fare la differenza. Riguardo a Bella degli Dei è più duttile dell’avversaria ma possiede un parziale più breve, anche se incisivo. Sono le due principali protagoniste.

Lo sarebbe anche Boromir Baba che però deve, ogni volta, arrangiarsi, perché condizionato da gravi difficoltà di meccanica. Una considerazione che può risultare valida è che il fondo morbido dell’anello pontino potrebbe essergli d’aiuto. Per le piazze vediamo in corsa sia Uragano Fks che è svelto e ben posizionato, che Ossigeno Bigi, quest’ultimo dotato di uno spessore considerevole, nonostante i tanti acciacchi.

Il fatto che Vincenzo D’Alessandro abbia scelto di guidare Bulux Verynice non condiziona il nostro ragionamento, anzi, dovesse togliere i ferri, il vecchissimo figlio di Everest As potrebbe essere anche più incisivo. Dicevamo di Bulux Verynice: ha lavorato bene e verrà sferrato di quattro ma di qua a pensare che possa essere protagonista, vista la carta recente, ce ne passa. In ogni caso, almeno non lo sottovalutiamo.

Altri nomi utili sono quelli di Zucchero Fas, alla prima uscita per il team Minopoli che ha rilevato il training degli effettivi dell’avvocato Gragnaniello, un vecchio ritorno di fiamma, Bogota Tor, parso in ripresa all’ultima e Ugly Op. Più complicato per Ulrich Pisano, sempre falloso nelle ultime disputate e Zelig Jet, autore di rientro valido, non confermato la volta successiva, seppur con l’allievo a bordo.

EMILIO MIGLIACCIO

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