Frusta, dibattito inglese

Binocolo puntato
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L’Inghilterra, ma anche in generale tutto il mondo del galoppo, ha aperto un dibattito sulle raccomandazioni pubblicate dal BHA dopo l’approvazione da parte del board con le quali sostanzialmente sono state introdotte nuove limitazioni e nuove punizioni che arrivano fino alla squalifica dall’ordine d’arrivo. Il primo punto è l’obbligo di impugnare la frusta in backhand position, quindi all’indietro, tanto per capirci al contrario rispetto a come si tiene una racchetta da tennis.

Il numero complessivo di frustate non potrà superare le sette (limite uguale a quello in vigore in Italia) e di otto nelle corse ad ostacoli; sarà creato un gruppo chiamato a rivedere tutte le monte ed eventualmente punire attraverso una sorta di Var, le punizioni, che saranno ovviamente incrementate, con raddoppio della sanzione nelle corse più importanti; arriverà poi la squalifica per le violazioni nelle quali il fantino abbia superato di quattro colpi il limite fissato o comunque sia stata usata in maniera molto più pesante rispetto al livello permesso. Chi ci segue da tempo si ricorderà dell’inchiesta che avevamo pubblicato in più riprese proprio sull’utilizzo della frusta (anche per il trotto), analisi che riprenderemo nel numero di Equos di sabato 23 partendo proprio dall’iniziativa inglese per chiedere ai nostri addetti ai lavori cosa ne pensano. Va sottolineato che le norme sull’utilizzo della frusta in Italia erano già meno permissive di quelle inglesi e che anche in Francia il controllo da parte dei Commissari era severo, per esempio per verificare eventuali violazioni alla norma che prevede che non si possa alzare il gomito oltre la spalla per frustare.

Si tratta in ogni caso di una decisione di portata storica in UK, che arriva dopo anni di analisi e di ipotesi. Una scelta operata, in perfetto stile inglese, attraverso una valutazione del rapporto costi-benefici, perché se come hanno già ventilato alcuni bookmaker, potrebbe esserci una ricaduta negativa sulle scommesse, vi sarà comunque un beneficio d’immagine verso il grande pubblico che è decisamente sensibile al tema delle frustate in corsa.

Il dibattito è aperto, acceso per diversi aspetti, primo fra tutti quello della scelta di arrivare alla squalifica totale del cavallo con la necessità quindi un rivedere il video prima di convalidare l’ordine d’arrivo e il conseguente rischio di allungare i tempi per l’ufficializzazione la cui limitazione in Inghilterra è considerata cruciale per favorire le scommesse.

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