Cavalli epocali

Binocolo puntato
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La settimana che si sta concludendo ci ha regalato un lampo. Baaeed può essere davvero il prossimo “cavallo epocale”, uno di quelli che segnano con le loro gesta il percorso continuo dell’evoluzione della razza. La prima parte del percorso si è compiuta con lo straripante successo nelle International Stakes, una di quelle corse che di super cavalli ne ha visti parecchi.

Ma è il modo con cui Baaeed ha vinto a lasciare pensare che, probabilmente, ci troviamo al cospetto di qualcosa di straordinario. Perché come sempre, come se non ci fossero stati quasi 500 metri in più rispetto al solito miglio, il crack allenato da William Haggas ha letteralmente scherzato, presentandosi su Mishriff (che non è propriamente un cavallo normale) tutto in mano per poi lasciarlo sul posto e staccarlo sempre più. Il tutto senza minimamente essere richiesto.

Come Frankel, insomma, forse ancora più di Frankel, e sostanzialmente come tutti i cavalli epocali, quelli che sembra quasi giochino con i rivali. Baaed, come era per Frankel inserisce un’altra marcia, impossibile per tutti gli altri, e vola via. È un altro salto nella selezione, un percorso che, più che guardare al tempo complessivo della corsa, si basa sul “kick”, quella capacità di mettere in campo un’accelerazione semplicmente fuori dalla portata di tutti gli altri.

Ora la domanda che si pone tutto il mondo del galoppo è: dove può arrivare Baaed? E al di la del rating che gli handicapper ufficiali potranno assegnargli a fine stagione, rimane il fascino dell’imbattuto…

L’articolo completo lo potete trovare su Equos-Trotto&Turf di sabato 20 agosto.