Caduta San Siro: Gonnelli: «Pista pericolosa. Addio Goccia Bianca»

Share

Dal terribile incidente di San Siro sono usciti feriti quattro fantini, ma la sorte peggiore è toccata a Goccia Bianca, l’allieva di Marco Gonnelli che si è infortunata in maniera irreparabile nella carambola e non è restata altra scelta che procede all’eutanasia. «Era una splendida cavalla, con un grande cuore, capace di correre in sabbia, in erba e su tante distanze. Una di quelle cavalline che ti entrano nel cuore. A fine stagione avrebbe smesso per andare in razza, purtroppo non ne ha avuto l’opportunità. Quando si è rialzata aveva un ginocchio fratturato e non abbiamo avuto altra scelta».

Gonnelli non ha dubbi: l’incidente si poteva prevenire. «Prima delle corse hanno fatto il sopralluogo Oriani e i Commissari e hanno detto che andava bene. Maniezzi invece ha fatto il suo giro della pista e in sala fantini ha detto a tutti che non era a posto. Si è parlato e, visto che era la prima giornata e che venivano cavalli da fuori, si è detto che avremmo corso. Il polverone lo hanno visto tutti, così come hanno visto tutti l’inciampone che ha preso Collinsbay e alla fine c’è stato il disastro. Sarebbe servito più coraggio forse da parte nostra, ma i Commissari non vedono mai nulla…».

Ma com’è questa Circolare… «É una pista esausta, che ha diversi problemi e sconta anche una manutenzione evidentemente carente. In più, a causa del concerto, ha dovuto ospitare corse che lì non dovrebbero essere svolte. E parlo anche della TQQ… Un tempo aveva la limitazione a dodici, oggi hanno “aperto”, ma così i rischi aumentano. Il fondo era duro e nel corso della giornata è diventato durissimo. A noi questo è costato caro, ci abbiamo perso un cavallo e il fantino di scuderia. Sappiamo tutti che nelle corse ci sono dei rischi, che i cavalli si infortunano anche quando i tracciati sono perfetti, ma pensare che alla prima giornata della stagione la pista sia pericolosa è quasi impossibile. Purtroppo ormai le attenzioni degli ippodromi sono su quanto sta intorno, ma in realtà la prima e assoluta preoccupazione dovrebbe essere la pista, perché è lì che corrono uomini e cavalli».

Da tempo buona parte delle piste sta dando segni di cedimento… «A qualcuno è capitato una volta, in circostanze eccezionali. Ad altri capita un po’ troppo spesso e questo dovrebbe far pensare. Ho corso un po’ dappertutto con i miei cavalli nel corso di quest’estate e ho sempre trovato tracciati ben irrigati nonostante il caldo. In ogni caso la pista circolare di Milano aveva sempre evidenziato delle criticità e per questo mi chiedo se, a causa dei concerti, fosse giusto correre o se, magari, sarebbe stato più opportuno spostare la giornata in modo da poter utilizzare la media e la dirittura “normale”. Ma anche al Mipaaf evidentemente nessuno ci pensa…».

Addio Goccia Bianca. Non era una campionessa, ma una di quelle cavalle che danno vita alle corse con le loro prestazioni. Una piccola grande protagonista del nostro sport che ci ha lasciato a causa di un brutto incidente in un mercoledì pieno di polemiche a San Siro.