Davide Livermore: «Grato alla vita per avermi fatto crescere in scuderia»

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L’amore per i cavalli scorre nelle vene di Davide Livermore, erede della tradizione ippica legata al suo cognome: il nonno Roberto e il bisnonno Palmiro, originario di Newmarket – Suffolk – sono stati fantini e gli hanno trasmesso la passione per il galoppo. Suo padre si è laureato in Legge, studiando in un box delle Capannelle.

Nei pochi minuti del video proposto in questa pagina, il regista e proprietario racconta come l’ippica è entrata nel suo immaginario e nei suoi sogni: «Sono molto grato alla vita perché mi ha fatto crescere in scuderia insieme a mio nonno Roberto, caporale della Cieffedì passato poi alla Dormello Olgiata. Ho ricordi indelebili, non solo legati a momenti meravigliosi, ma anche alle lacrime, versate quando Tierceron perse il Derby del 1972 contro Gay Lussac».

Livermore parla anche della crisi dell’ippica e di come uscirne: «Mi sembra quasi che sia stata voluta a tavolino. Dobbiamo ritrovare la capacità di essere comunità ippica».