Il Lotteria di Vernissage e “Alle” Gocciadoro

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Baci, abbracci  lacrime di gioia, tutto intorno alla grande festa. La festa del Lotteria, che ogni anno si rinnova, con nuove storie, grandi emozioni e grandi campioni. E come sempre c’è qualcosa di speciale, di magico. C’è quel fattore imponderabile che solo i cavalli sanno mettere in campo.  Vernissage Grif ha vinto il Lotteria ventiventidue. Lo ha fatto nel momento forse più grigio della sua meravigliosa carriera. Da grande speranza, come era stato lo scorso anno, era diventato uno dei tanti,un cavallo reduce da due sconfitte cocenti come quelle di Montecatini e Cesena. Un. “Ex” come qualcuno probabilmente aveva pensato, magari solo sussurrandolo a bassa voce. Vent’anni esatti dopo il terzo sigillo di papà Varenne, Vernissage ha trovato la corsa perfetta e ha scaricato a tera tutta la sua potenza in una retta d’arrivo spettacolare, con la quale h sorvolato Vivid Wise As e portato al trionfo Alessandro ed Enrico Gocciadoro, Andrea bordure (l’uomo dietro le quinte) e il proprietario Gennaro Riccio.

Gennaro non dimentcherà mai quota giornata. Il suo vernissage era arrivato qui quasi a fari spenti. Anche. In batteria non aveva convinto più di tanto, ma in. Finale ha messo in campo qualcosa di speciale, con una dedica speciale da parte di Gennaro.:“A mio padre, che è scomparso martedì”. E due anni dopo la storia piena zeppa di sentimento di Zacon. Gio ecco un altra testimonianza del fatto ce i cavalli hanno un’anima. Perché se si ragiona con. La testa e con la tecnica si copre che Gocciadoro ha cambiato l’impostazione a Vernissage prima della finale; se invece si “pensa” con il cuore diventa naturale credere che papà Riccio abbia sussurrato a Vernissage di impegnarsi al massimo….

Il cambio nell’iimpostazione di Vernissage è stato il Paola oro di Alessandro ed Enrico Gocciadoro. Nella finale il sauro ha corso con la briglia chiusa, quella che aveva provato in lavoro a Bologna e che, dopo la batteria cossì così, è tornata di prepotenza d’attualità “Dovevo provare a cambiare qualcosa. Il cavallo stava bene, non c’era nulla che non andasse e così ho deciso di chiuderlo. In lavoro era andato bene e prima della finale ho deciso di rifarlo”. Una mossa da trainer vero, capace di assumersi il rischio proprio nell’imminenza della corsa più importante. E per la squadra gialla un en-plein in storico, perché chiudere con un primo e secondo nella finale del Lotteria è qualcosa di davvero incredibile. Un sigillo che arriva nel corso di una stagione un po’ meno scintillante per il team di Noceto, ch era stato fino ad ora menodominante non tanto nei numeri complessivi, quanto nelle grandi sfide. Una soddisfazione immensa per. Ale, anzi per Alle, che è il suo vero diminutivo, quello che porta con sé sin da bambino. Come lo abbiamo scoperto? Viaggiando da Napoli a Milano con lo zio e il cugino di Alessandro,casualmente vicini di posto sull’Italo della notte, che nella carrozza successiva avevA. A bordo anche Enrico Gocciadoro, mentre Alle si dirigeva a Capodichino per far rotta su Malpensa. “Mi avevano chiesto distare a Napoli per festeggiare, ma non era il caso. Domattina dobbiamo lavorare i cavalli ed è la settimana del Derby” le parole del giovane Goccia, che testimoniano come il lavoro e l’impegno siano alla base del team.

La magia del Lotteria si è ripetuta ancora una volta. I numeri sono buoni anche se non esaltanti. Circa 8mila i presenti sulle tribune per un movimento complessivo di 200mila euro sul campo e, per quanto riguarda le puntate, la vittoria della punta sul banco nella finale, perché in. Molti hanno piazzato i loro soldi su Vernissage a 15 contro uno. L’evento è comunque ben riuscito, grazie ai cavalli,  ma anche alla passione che i D’Angelo continuano a mettere nel rilancio di Agnano. Numeri che però portano a una riflessione: probabilmente è giusto che il Lotteria torni a primavera, in. Quella sua storica e tradizionale collocazione. Di inizio maggio che  è anche nel cuore dei napoletani.

Nel pomeriggio del Lotteria ventivebtidue va anche citato un episodio probabilmente sfuggito ai più. Nella prima batteria ila giuria presieduta da Stefano Sedia è andata a visionare il filmato per il sospeso contatto fra Zacon Gio che convergeva ala corsa e lo svedese Zorro Wind, che dal vivo, dalla tribuna è apparso i più a rischio di distanziamento. Invece le immagini hanno chiarito che Roberto Vecchione ha “stretto” ma non “danneggiato”. Il rivale: niente retrocessione quindi ma solo un appiedamento.   Bravo anche ll’arbitro, perché una decisione drastica come quella di distanziare dall’ordine d’arrivo il vincitore di una batterà sarebbe stato come espellere un top player al decimo minuto di una. Finale di Champions, scelte che possono essere fatte solo in presenza di un fatto assolutamente palese. Quello di Zacon non lo era e anche. Le riprese TV lo hanno testimoniato

Si chiude così un altro Lotteria e, forse, l’appuntamento con la grande sfida napoletana sarà fra circa sette mesi. Con altre emozioni, altre storie di uomini e di cavalli da raccontare e, come sempre, la magia che è parte delle grandi corse. Prossima tappa il Derby,  fra sette giorni a Capannelle. E sarà ancora un grande spettacolo con Alle Gocciadoro che. Cercherà di vincerlo. Per la prima volta da driver. Partendo da outsider, esattamente come è successo con. Vernissage Grif. E stavolta sappiamo bene come è andata a finire….  —

Marco Trentini 

https://equos.it/magazine/8324b280dc294421b749cc8920c93e19/