Programmazione, rivoluzione inglese

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“C’è un accordo globale fra tutte le componenti del nostro settore perché è richiesto  un approccio maggiormente strategico  per garantire un futuro alle corse. Si è reso necessario un intervento immediato per accrescere la competitività del nostro sport presso il pubblico» le parole di Richard Wayman, CEO del BHA, che ha presentato l’intervento con il quale gli inglesi iniziano a ridisegnare il calendario partendo già da quello, peraltro già pubblicato, del 2023. La scarsità di partenti e la conseguente discesa del livello competitivo e spettacolare delle corse è stato un dato preoccupante, soprattutto in estate, quando l’attività è al massimo. Così è stato deciso di spostare circa 170 corse dal programma estivo (piano e ostacoli9 a quello autunnale. Il piano di interventi è composto dagli spostamenti,  ma anche da una diversa programmazione delle corse e , da ultimo, dall’apertura agli esteri degli handicap di basso livello. Il tutto con l’obiettivo di migliorare le corse. In questo quadro il numero massimo di corse nei convegni in programma nei mesi di luglio e  agosto scenderà  da 6,5 a 6 per tutte le giornate il cui montepremi non supera le 200mila sterline e questo intervento produrrà una diminuzione di circa 120 corse nei due mesi. Corse che, per mitigare l’impatto economico dell’operazione sugli operatori, verranno redistribuite nei mesi di ottobre e novembre, consentendo di salire a otto, ma anche a nove corse, ai convegni in all-weather. Prevista anche una riforma del calendario di pattern e listed. Per quanto riguarda i programmi, un terzo delle corse peggio riuscite verrà eliminato e si interverrà su una percentuale di circa il 12% degli handicap di classe 2 e 3. Anche per quanto riguarda la programmazione dei 2 anni sono previsti interventi di rimodulazione per adattare numero e tipologia delle corse alla quantità di cavalli. E questo è solo l’inizio, perché  per il 2024 è già previsto un intervento ancor più significativo sul calendario e  la programmazione.  I numeri della riuscita delle corse inglesi in questo 2022 preoccupano, ma l’intervento del Comitato Strategico è stato abbastanza tempestivo, con le prime misure previste. Si attendono notizie anche per quello che accadrà qui in Italia, perché come insegnano i Paesi più evoluti, la programmazione è fondamentale per un settore come quello dell’ippica e con questo obiettivo non si possono continuare a rimandare interventi per salvaguardare inutili e dannose rendite di posizione soprattutto di alcuni ippodromi.