Alessandro Gocciadoro analizza la chance di Vivid Wise As in vista del Prix du Bourbonnais

Vivid Wise As sconfigge Vernissage Grif. Credit foto Dena
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Il Meeting d’Hiver entra sempre di più nel vivo. Domenica pomeriggio a Vincennes si terrà l’edizione 2022 del Prix du Bourbonnais, prova di Gruppo II sulla distanza dei 2850 metri. Si tratta della seconda prova di qualificazione al Grand Prix d’Amèrique 2023. Una corsa che promette tanto spettacolo. Al via ci sarà il campione della Scuderia Bivans Vivid Wise As. Il suo allenatore Alessandro Gocciadoro annuncia il cavallo al cento per cento della condizione: “Sì, il cavallo ha lavorato in maniera eccellente ad inizio settimana ed arriverà a Vincennes al top della forma. Lui è un campione assoluto, uno dei cavalli più forti d’Europa. Nel Lotteria ha vinto in ottimo stile la batteria, poi in finale è calato un po’ in retta d’arrivo dopo aver strappato in partenza ed aver preso le bordate di Bleff Dipa durante il percorso.

Nel Gran Premio delle Nazioni pur con una ruota bucata è riuscito a sconfiggere un fuoriclasse come Vernissage Grif. A Milano ha fatto vedere che quando può correre di rimessa fa veramente paura. Possiede una punta di velocità unica in Europa.

Sul tracciato di Vincennes ci ha già corso parecchie volte e posso dire che Vivid si è sempre trovato benissimo. Per questo motivo lo presenterò in pista nel suo migliore assetto, ovvero totalmente sferrato.  Dal punto di vista della tattica di corsa, deciderà tutto Matthieu Abrivard. Per noi questa corsa rappresenta un obiettivo. Ci teniamo a fare bene pure sulla lunga distanza dei 2850 metri. Gli avversari non mancheranno, visto la presenza di campioni come Etonnant. Ma quando Vivid è al top, può competere contro chiunque e su ogni tipo di distanza.

L’idea è correre questa prova al massimo; poi sicuramente disputerà ad inizio gennaio un’altra prova di preparazione e poi andare dritti sull’Amèrique. Quel giorno sicuramente vedrete un Vivid al massimo delle sue potenzialità, secondo me con il passare degli anni è migliorato anche nella tenuta ed i 2700 metri della pista nera di Parigi non fanno più così paura».