Deauville alla Reynier con Beholding

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Il gelo, che ha colpito negli ultimi giorni la Normandia, non ha avuto ragione di Deauville, dove ieri il tracciato allweather ha fatto onore al suo nome: con qualsiasi tempo. Il Prix Arcangues (l.r., E. 26.000 al vincitore, m. 2500 per 3 anni e oltre), la corsa di cartello, ha tenuto fede alle aspettative, in un clima natalizio (in tutti i sensi) certo non propizio agli “eventi” di qualità, perlomeno in Europa. Il campo non era del resto privo di soggetti dotati di una certa classe.
A sorprenderli (relativamente) tutti ha pensato la femmina Beholding (Le Havre), in sella alla quale il sempreverde Gerald Mossé ha montato l’ennesima corsa perfetta, all’insegna della misura e del tempismo. Il jockey dai guanti bianchi (che aveva centrato anche il quinté con la sua unica altra monta del pomeriggio) ha vinto mezza corsa in partenza, quando senza spesa, dalla gabbia 6, ha portato la sua nella scia dell’italiano Honor and Pleasure. Da quel perfetto trampolino di lancio, Beholding ha costruito il successo, partendo lunga in retta d’arrivo e soppiantando chiaramente il battistrada negli ultimi 100 metri. La vincitrice ha illustrato anche il grande lavoro dell’inarrestabile Jerome Reynier. Il trainer di Marsiglia ha ricevuto Beholding da John Gosden all’inizio della primavera ed ha saputo migliorarla, cosa non certo facile. Di più: questa portacolori araba rientrava dalla sua prima e unica uscita francese (un secondo posto a Compiègne in aprile, alle spalle di Botanik) ed è stata presentata in condizione stratosferica. Un colpo magistrale alla portata di pochi allenatori.
L’italiano Honor and Pleasure (Oasis Dream) ha corso benissimo, su una pista dove si esprime al massimo, dando ragionead Alessandro Botti, fiducioso prima del via. Sull’allweather che adora, il portacolori della scuderia Due Pi in inverno dovrebbe togliersi qualche altra bella soddisfazione. Bene anche il giovane Behtar (Kitten’sJoy), finito a un soffio dalla piazza d’onore, pagando un po’ l’inesperienza; potrebbe puntare a qualche buona moneta nel Carnival di Meydan. Non ha corso male neppure l’altro italiano,Halimi, in lotta per il marcatore fino a pochi metri dal palo e alla fine sesto, ma comunque in chiaro recupero dopo una prestazione disastrosa. Ha invece gravemente deluso il favorito tedesco Lajoscha, strabattuto già alla fine dell’ultima piegata, per motivi non chiari.