Chi vive di passione e di emozioni qualche volta ragiona con il cuore e non con la mente. Ma il bilancio del meeting d’hiver è stato straordinario, i numeri di quanto accaduto in quattro mesi sul palcoscenico più importante, ricco e prestigioso del trotto mondiale, non mentono.
L’Italia che trotta è stata una grande protagonista dell’Hiver di Parigi e oltre a conquistare 28 vittorie con 26 cavalli diversi, è stata capace di produrre quella Ampia Mede Sm che è stata la più ricca di tutto il meeting grazie al secondo nell’Amérique e ai successi in France e Paris. È stata un’impresa che abbiamo già celebrato la scorsa settimana, inserendo la pupilla dei D’Alessandro e di Serafini nel ristretto numero dei cavalli che hanno scritto la storia del meeting, ma che torniamo a sottolineare in occasione del bilancio complessivo di questi quattro mesi, alla fine dei quali Vincennes passa il testimone a Cagnes-Sur-Mer, trait d’union fra l’inverno e la primavera che si svilupperà fra Italia e Scandinavia.
A Cagnes il motivo sarà sempre lo stesso: italiani in prima fila per conquistare il successo. Ci sarà Vivid Wise As, che a Parigi ha conquistato “solo” la piazza d’onore nel France, e che sulla pista dove ha vinto tutto a ripetizione può centrare un altro successo importante. Ci sarà anche Vernissage Grif, letteralmente cancellato da una ruotata nell’Amérique, e ci saranno anche altri, tanto da trasformare il Vitesse quasi in una sfida italiana, Il ruolo dei nostri nel trotto europeo d’altronde oggi è di assoluta competitività con tutto e con tutti. Non è un caso se abbiamo “stracciato” tutti gli altri “etrangers” del meeting e se anche la primavera vedrà i nostri andare a caccia di gloria in giro per tutta Europa, perché i cavalli ci sono, gli uomini anche e non si tratta più solo di sognare traguardi al top, da di vere e proprie “missioni possibili” nelle sfide più importanti