Approfondimenti: Le classiche italiane nel segno di Gleneagles

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Bisogna scorrere nell’albo d’oro di diversi anni prima di trovare uno stallone che sia riuscito a produrre entrambi i vincitori di ghinee italiane nello stesso anno e precisamente nel 1980 quando Red Rocket nel Parioli e Tibalda nel Regina Elena discendevano entrambi da Viceregal, un erede di Northern Dancer eletto Cavallo dell’anno in Canada nel 1968 rimanendo imbattuto in otto uscite. Viceregal fu mandato poi negli States per preparare il Kentucky Derby del ’69 ma nella corsa di rientro a Lexington subì un infortunio e fu mandato in razza, ma questa è un altra storia. Dicevamo che sono passati ben 43 anni dall’ultimo doppio di ghinee italiane per un riproduttore, conseguito in un ippica decisamente diversa visto che il premio Parioli e il premio Regina Elena non si correvano nello stesso giorno come invece succede dall’anno 2000.

Per dare un idea dell’impresa fatta lunedì primo maggio all’ippodromo delle Capannelle da parte di Gleneagles in veste di stallone basti pensare alle Poules francesi che da qualche anno si corrono lo stesso giorno come a Roma ma anche qui bisogna tornare agli anni ottanta quando la favolosa Miesque e Soviet Star, entrambi figli di Nureyev (Northern Dancer), vinsero le ghinee francesi del 1987, ma non nello stesso giorno perché il portacolori di Sheikh Mohamed precedette di una settimana la campionessa di Niarchos che era reduce dalla vittoria nelle 1000 Guineas di Newmarket.

In Germania le ghinee si corrono su tracciati diversi e decisamente intervallati tra loro ma anche qui bisogna andare a ritroso nel tempo per trovare uno stallone autore del doppio classico e precisamente al 1959 grazie a Waimann per i maschi e Wiesenblute per le femmine entrambi figli di Neckar sei volte Leading Sire tedesco e vincitore nel 1951 di Mehl-Mulhens (2000 German Guineas) e continuatore di Ticino (Athanasius) che in quell’anno era padre anche di Muskatblute che vinse le 1000 German Guineas allora chiamate Schwarzgold-Rennen.

Nella verde isola irlandese le ghinee sono state istituite solo nel 1921 ed il primo stallone a riuscire nella storica impresa fu Danehill Dancer (Danehill) nel 2009 grazie a Mastercraftsman e Again replicato due anni più tardi dallo stallone dominante dell’era moderna ovvero Galileo (Sadlers Wells) con Roderic O’Connor e Misty For Me in un annata 2011 indimenticabile per lui con la terza classica per i miler vinta dalla femmina Golden Lilac a Parigi. Ma è nel 2017 che Galileo riuscì a compiere qualcosa di ancora più storico vincendo, da stallone, le classiche irlandesi sul miglio del Curragh replicando quelle di Newmarket vinte appena venti giorni prima grazie alla grigia Winter ed al baio Churchill 81 anni dopo Fairway (Phalaris), che era il padre di Pay Up e Tide-Way, fino a quel momento ultimo stallone a vincere consecutivamente le 2000 e le 1000 Guineas inglesi nello stesso anno, il 1936.

Un impresa dunque destinata a rimanere negli annali quella offerta da Gleneagles grazie a Vero Atleta e l’imbattuta Shavasana, forse aiutato dal terreno reso pesante dalle piogge. Sembra incredibile perché Gleneagles, nella sua carriera agonistica, non amava certo il pesante che lo costrinse a dei ritiri come nelle Superlative a 2 anni oppure alle Juddmonte International di York e alle Irish Champions Stakes. Ma in una statistica del Timeform dell’ultimo lustro sottolinea quanto il figlio di You’resothrilling sia un ottimo padre di pesantisti con oltre il 20% di cavalli vincitori scesi in pista sul terreno faticoso, statistica ampiamente confermata alle Capannelle.

In Italia Glenagles ha ottimi numeri come il 77% di Winners to Runners. Sono ben 20 i cavalli vincitori sui 26 scesi nelle nostre piste e di questi venti qualcuno ha già inanellato ottimi risultati come le due classiche italiane, una vittoria ed un secondo posto nel Gran Criterium, due piazzamenti in Gr3 il tutto condito da otto vittorie e cinque piazzamenti in Listed Race. L’erede di Galileo ha soprattutto ottime percentuali con i puledri con ben il 47% di vittorie e il 74% di ITM (In The Money) come si può notare nella tabella sottostante. Secondo la banca dati, al momento, risultano sette discendenti in Italia classe 2021 dello stallone Coolmore

Gleneagles è stato Champion 2year old in Irlanda nel 2014 vincendo le Futurity Gr2 e le Vincent O’Brien Gr1 e distanziato, inspiegabilmente, dal primo al terzo posto nel Prix Jean-Luc Lagardere Gr1. A tre anni è stato Champion 3year old miler in Europa grazie alle 2000 Guineas Inglesi ed Irlandesi e alle St James nel Royal Ascot 2015. Il suo tasso di monta è salito a 17.500 eu dai 15.000eu dello scorso anno dopo essere partito da 60.000eu. Sabato pomeriggio a Newmarket Royal Scotsman, runner-up di Chaldean (Frankel) nelle Dewhurst 2022, sarà il diretto discendente di Gleneagles a partecipare alle 2000 Guineas Stakes 2023 e le previsioni meteo sul Rowley Mile danno pioggia…..