Merano: il resoconto di domenica 16 luglio

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Pur con campi stringati, la domenica di Maia ha dato vita a corse appassionanti, begli arrivi e attori amati al traguardo. Salutiamo il ritorno di Ocean Life, il bel sauro di 5 anni di  Wieslaw Kartus, ad un livello di forma prossimo a quello dei suoi anni giovanili: preciso nelle mani di Jan Faltejsek, ha firmato in notevole stile lo steeple per buoni specialisti anziani posto in chiusura di pomeriggio, ed ora Greg Wroblewski, l’allenatore, guarda con fiducia a qualcuno del prossimi impegni di vertice della riunione meranese con il dotato figlio di Estejo.

Ovazione a Franco Contu e Ondrej Velek, storico allenatore ed ottimo fantino che hanno fatto coppia vincente nei nomi di Dalton ed Un Beso a segno in due prove sulle siepi con preparazione e monta perfette. Il 4 anni Sopran Mistery, di Josef Aichner, allenato da Ilaria Saggiomo-Raffaele Romano e montato da Josef Bartos, si è confermato soggetto utilissimo e regolare  ai margini della miglior categoria dei siepisti della sua generazione, staccando nettamente l’annunciata rivale Lady in The Lake.

In piano, a Maia, i 1900 metri in pista piccola sono il tracciato che più di ogni altro richiede a chi vi monta perfetta conoscenza tecnica e tempismo, specie nella delicata fase della sortita in retta dall’ultima curva: di tutto questo sono state perfette interpreti due note  amazzoni spesso primattrici a Maia: Ilaria Saggiomo con la sua Bethany e Claudia Wendel con Fight and Fight del team Adel, due interpretazioni millimetriche nell’esattezza e speculari nel gioco d’anticipo sullo stesso rivale, Emanuele Antinori, che alle “prossime” sicuramente chiederà rivincita alle due scatenate “lady jockey”