ippodromo di Merano

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Storia dell'ippodromo

L’ippodromo, conosciuto come “Maia”, si trova vicinissimo al centro di Merano storicamente rinomata come luogo di villeggiatura e stazione termale. Impianto unico nel suo genere ad essere situato nel cuore delle Alpi, di fronte alle sue tribune si stagliano le montagne del Gruppo del Tessa. Fu inaugurato nel 1935, in occasione della prima edizione del Gran Premio Merano, ancora oggi una delle corse ad ostacoli più prestigiose, tecnicamente valide e ricche del panorama internazionale. Unanimi sono infatti i commenti di addetti ai lavori e pubblico, che esprimono entrambi apprezzamento per le caratteristiche tecniche delle sue piste e dei suoi percorsi, riconosciuti tra i più selettivi d’Europa.

Struttura

L’ippodromo di Merano, conosciuto come “Maia”, si trova vicinissimo al centro della città storicamente rinomata come luogo di villeggiatura e stazione termale ed è l'unico nel suo genere ad essere situato nel cuore delle Alpi, infatti, di fronte alle sue tribune si stagliano le montagne del Gruppo del Tessa. La struttura fu realizzata su disegno dell’architetto Vietti Violi, uno dei professionisti più rinomati dell’epoca a livello europeo, l’intera struttura è infatti un fulgido esempio di architettura razionalista. L’impianto, di proprietà del Comune di Merano e sottoposto alla tutela degli insiemi, caratterizza ancora oggi in maniera significativa il quadro urbano della città. All’ippodromo di Maia vengono disputate principalmente corse ad ostacoli nelle specialità siepi, steeple-chase, e cross-country, nelle quali i cavalli gareggiano suddivisi per età. Inoltre offre una collocazione particolare ed importante alle corse in piano, sia quelle riservate ai fantini professionisti, che a luglio e ad agosto grazie al clima meno torrido, trovano qui la sede ideale, sia per le amazzoni e i cavalieri dilettanti. E proprio in virtù di questa specifica completezza e dotazione del suo circuito, presso l’ippodromo di Maia convergono stabilmente scuderie da tutto il territorio europeo, che vedono in Merano sia l’ideale crocevia di confronto delle competizioni ostacolistiche continentali, sia una pista di grande qualità per le corse in piano. Unanimi sono infatti i commenti di addetti ai lavori e pubblico, che esprimono entrambi apprezzamento per le caratteristiche tecniche delle sue piste e dei suoi percorsi, riconosciuti tra i più selettivi d’Europa. La stagione delle corse attualmente inizia a maggio e termina ad ottobre, con una breve pausa nel mese di luglio, per un totale di circa 20 giornate di competizione e 140 corse, quasi sempre la domenica e in alcuni casi coincidenti con altre festività. Le tribune sono due: quella maggiore adibita per il pubblico e una minore per le autorità ed ospita anche la sala bilance. Sono entrambe coperte da un ampio tetto aggettante leggermente inclinato e completamente privo di pilastri a vista. Alle tribune si accede grazie ai monumentali vani scala del lato posteriore affacciato su via Palade, oppure anteriormente da plastiche scale esterne frontali. Anche la platea superiore è di notevole valore ingegneristico, realizzata con una struttura scatolare interamente a sbalzo. All’interno dell’ippodromo dalle ore 12 è offerto un servizio ristorante durante tutte le giornate di corse. Il punto di ristoro si trova presso il tondino di presentazione e nel corso dell’intero pomeriggio funziona anche come snack-bar. Un altro punto di ristoro si trova nella zona fra le due tribune, dove è anche presente una champagne-lounge. Questa zona ombreggiata, negli intermezzi fra le corse, è animata dalla musica dal vivo. Anche la tribuna autorità ospita un bar. Inoltre nel compendio dell’ippodromo si trova, opposto alle tribune presso la curva del tennis, il ristorante da Dante (accesso da via Toti), mentre presso le scuderie di Borgo Andreina (via Scuderie) alloggia il bar-ristorante No Name. Il parterre dell’ippodromo è dotato di ampi spazi verdi, fruibili dal pubblico e in particolare dai bambini, per i quali sono a disposizione anche delle giostre situate di fianco all’ingresso presso il parcheggio principale, dove termina la tribuna. Inoltre nella stessa zona durante tutte le giornate di corse è possibile fare brevi passeggiate in sella (con assistenza) a un simpatico pony.

Come raggiungerlo

La pista del galoppo

L’ippodromo di Merano è il più importante a livello nazionale per le competizioni di galoppo ad ostacoli: siepi, steeple-chase e cross country sono le tre specialità dedicate ai saltatori. Le corse in siepi vengono disputate su distanze tra i 3.000 e i 4.000 metri, su di un tracciato che descrive solitamente un “otto”. Qui i cavalli saltano in velocità siepi dell’altezza di circa ottanta centimetri, che possono essere vive e verdi, quindi piantate sul terreno come nel caso dell’ippodromo di Maia. La specialità dello steeple chase è la regina delle corse ad ostacoli ed è su questo tipo di tracciati che si disputano le prove più importanti ed i Gran Premi come quello di Merano. Oltre a saltare le siepi, i cavalli vengono impegnati su ostacoli di volume e dimensioni molto più alti, che richiedono preparazione e modi diversi per essere affrontati. La distanza in questo caso varia fra i 3.550 e i 5.000 metri. Il cross country è una tipologia di corsa tra le più spettacolari e come si evince dal nome, si tratta di un percorso di campagna realizzato però all’interno dell’ippodromo. Un tracciato tortuoso caratterizzano questo genere di prova con ostacoli fatti con tronchi, fossi da superare, buche con l’acqua e montagnole; che si corre su distanze dai 2.800 ai 6.000 metri. L’ippodromo di Maia ospita anche corse in piano potendo contare su di una pista di 2.000 metri di sviluppo, una delle poche in Italia che consente di correre sulle distanze da 1.400 a 1.600 metri con una unica curva. Le corse in piano sul tracciato meranese si corrono su distanze che vanno dai 1.400 ai 3.000 metri. Gli ostacoli principali sono: l'Arginello Grande che è composto da una siepe alta 150 cm. Il cavallo deve compiere una parabola larga 250 cm, compresi inviti e terrapieni. Il Siepone Verticale composto da una siepe alta 180 cm e larga 90 cm. Il muro alto 80 cm. (30-35 di terra fresca alla sommità) La larghezza comprensiva delle piccole siepi e gli inviti posti sia in un senso che nell’altro, misura 150 cm. L'Oxer Grande un ostacolo sistemato lungo la diagonale. La prima siepe misura in altezza 110 cm., la seconda 150 cm. – separate da un “fosso” (dove è sistemato il fantino Sig. Domenico Marini) largo 90 cm. Nel complesso la larghezza raggiunge i 4 metri. Il Riviera la cui altezza della siepe è di 65 cm. La lunghezza è più impegnativa e raggiunge i 3,10 metri, per superare poi un “bacino” dove l’acqua è profonda 30 cm. Il Fence Grande un ostacolo molto duro e impegnativo posto sul rettilineo delle tribune e quindi molto apprezzato dal pubblico. L’altezza della siepe è di 190 cm, la larghezza è di ben 3 mt. compresi gli inviti – quell’intelaiatura in legno bianco che vedete nella foto, molto utili per “suggerire” al cavallo la battuta. Ed infine il Doppio Travone composto da una siepe alta 180 cm, largo 90.

Arrivo

La retta d'arrivo è di circa 620 metri e larga 29,36 metri in corrispondenza della parte finale.

Record pista galoppo

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