ippodromo di Montegiorgio

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Corse

Nessuna corsa trovata con i parametri immessi

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Storia dell'ippodromo

L'ippodromo San Paolo di Montegiorgio è stato inaugurato nel 1960. L'impianto è stato costruito in mezzo alla campagna, impresa ritenuta dai più una follia, tranne che dalla famiglia Mattii titolare dell'ippodromo da sempre. Oggi, dopo la recente scomparsa di Elio, il più giovane, impegnato da sempre nella gestione dell’ippodromo, è rimasto il solo Mario, già professore di radiologia a Bologna, ormai trasferitosi stabilmente a Montegiorgio con il compito di responsabile tecnico dell’ippodromo. Con i già citati Elio e Mario c’erano anche Basilio, Lanfranco e Giovanni, personaggi di un’ippica vissuta nella maniera più genuina. Su tutti il padre Dante, conoscitore del mondo, intraprendente, abile negli affari, ancorato alla tradizione ma con la vista proiettata nel futuro. Il quale già nel 1944 aveva cavalli in scuderia da Alfredo Cicognani a Roma. Erano gli anni della ricostruzione, delle idee nuove che, di certo, ai Mattii non mancavano, alimentate, nel loro caso dalla passione per le corse dei cavalli che a quel tempo nella zona si svolgevano su strada, vere e proprie sfide paesane sulle quali si finiva col favoleggiare immortalando le qualità dei cavalli e magnificando le abilità dei guidatori. Su quella passione che si diffondeva nel territorio si poteva costruire qualcosa di solido. Questo pensarono Dante e figli. Proprietari terrieri e affittuari di terre anche nella vicina Umbria, decisero di investire buona parte del patrimonio nell’ippica. Nei primi anni sessanta, quelli del boom economico, costruirono la prima pista da corsa su un terreno sito a Piane di Montegiorgio, acquistato pochissimi anni prima dall’Università di Lovanio (Belgio). Un tracciato da 800 metri dove per quattro, cinque anni si svolsero corse non ufficiali. Il riconoscimento da parte dell’U.N.I.R.E., fortemente voluto dalla famiglia Mattii, arrivò nel 1969, quell’anno le giornate concesse dall’Ente furono otto. Fu subito un successo di pubblico che affluiva anche dai paesi limitrofi, prima attratto dalla novità, poi, col passare del tempo, sempre più preso e coinvolto dallo spettacolo delle corse. La forza di volontà, la grinta, la lungimiranza, unite a una certa dose di coraggio sostenuta dalla convinzione che in periferia per migliorare bisogna mettersi in gioco, hanno determinato la continua crescita del San Paolo. Oggi l’ippodromo di Montegiorgio può vantare diversi primati. È l’ippodromo che ha promosso importati innovazioni tecniche nel settore del trotto, il primo a dotarsi di una racchetta di lancio, quello che ha inventato manifestazioni ippiche successivamente imitate da altri ippodromi.

Struttura

L'ippodromo di San Paolo occupa un'area complessiva di 220.000 mq, di cui 65.000 sono destinati al pubblico, 18.500 alla pista da corsa, 7.200 a quella interna di allenamento, 15.000 alle scuderie, 20.000 destinate ai paddock, 35.000 occupati dalle piste dritte e dai tondini di allineamento. Inoltre, all'interno della pista da corsa, ben recintato e protetto, si trova un laghetto di 12.000 mq con continuo ricambio di acqua. Il resto dell'area è destinato a viabilità, parcheggi e aree verdi. L'area adibita al pubblico è recintata e può ospitare 13.000 spettatori con 2.000 posti a sedere. Un parcheggio con 3.000 posti auto, un ristorante, una tavola calda self-service, tre bar e un ampio e rinnovato parco giochi per bambini completano i servizi per il pubblico. L'ippodromo è attrezzato per lo svolgimento delle corse in notturna. Il nuovo impianto di illuminazione fornisce un illuminamento medio, lungo il tracciato, di oltre 1.000 lux e 1.400 lux lungo la dirittura d'arrivo. L'intero impianto è alimentato, oltre che dalla rete elettrica, anche da due gruppi elettrogeni. Tale sistema garantisce il continuo e permanente funzionamento dell'impianto di illuminazione anche in occasione di assenza di tensione sulla rete elettrica nazionale. Il servizio delle riprese televisive è costituito da due regie: la prima, per la ripresa delle corse con 3 telecamere, è sempre a disposizione delle giurie, l'altra, di tipo digitale e di moderna concezione, offre 4 telecamere al servizio del pubblico sia per quello presente all'interno dell'ippodromo, che può seguire le corse su 20 monitor, sia per quello esterno che segue le corse presso le agenzie ippiche. Nell’area ad ovest esistono ampi paddocks per i cavalli, utilizzati dai guidatori e allenatori di stanza all’ippodromo. In tutto occupano un’area complessiva di 17.000 mq e sono attualmente in numero di 35. Il settore delle scuderie, dotato di 300 boxes, comprende anche 28 sellerie, 2 magazzini, 3 mascalcie, una letamaia, servizio veterinario, boxes di isolamento, ambulatorio e clinica veterinaria completa di sala operatoria e gabinetto radiologico, alloggi e servizi per il personale, bar e parcheggio riservato.

Come raggiungerlo

La pista del trotto

La pista da corsa dell'ippodromo di Montegiorgio è lunga 800 metri e risulta costituita da un anello composto da due rettilinei, due archi di cerchio e quattro curve clotoidi. Lunghezza rettilinei=126,372 m+clotoidi 60 m=186,392 Lunghezza archi circolari delle curve=153,628 m Larghezza in corrispondenza della retta d’arrivo=21,00 m Larghezza retta opposta=22,00 m Larghezza curva archi circolari=18,00 m Pendenza trasversale lungo i rettilinei=5% Pendenza lungo gli archi circolari=12% Larghezza open-stretch=3,00 m Lunghezza open-stretch=131,372 m + tratto di invito pari a 15,00 m Larghezza pista interna rettilineo arrivo=12,00 m compresa open-stretch Larghezza parte restante della pista(pista interna)=9,00 m Nel novembre 2000 la pista da corsa è stata modificata mediante una costruzione di una bretella pressoché dritta della lunghezza di 350 metri e larghezza pari a 30 metri che si immette nella pista da corsa al termine della prima curva del tracciato stesso. Con tale intervento si è realizzata una classica pista “con racchetta”, particolarmente bilanciata, pur in un anello da 800 metri, perché dotato di pendenza molto accentuata sia in retta che in curva con raccordi “a clotoide” nelle curve efficienti ed ampiamente sperimentati e graditi. In tal modo si ottengono i seguenti vantaggi: viene eliminata la prima curva dopo il lancio che notoriamente determina la più spiccata difficoltà e pericolosità in tutte le piste, anche da 1000 metri, permette ad un anello da ½ miglio di disputare corse sul miglio con tre sole curve come avviene nelle piste sa 1000 metri; consente una lunga fase di lancio, circa 550 metri, con assestamento delle posizioni, maggiore sicurezza in corsa perché minore è la possibilità di contatti fra i concorrenti nella fase iniziale subito dopo il lancio ed infine maggiore velocità complessiva prima di arrivare alla curva (ex seconda curva); dà la possibilità di effettuare partenza con i nastri “alla francese” per la costruzione di una corsia ad anello all’inizio della bretella che permetta di disputare corse sui 1750 metri o sui 2550 metri, particolarmente adatte nella preposizione sulle lunghe distanze specie nelle TRIS. In definitiva offre maggiori vantaggi delle piste da 1000 metri senza rinunciare alla spettacolarità delle piste da ½ miglio. La racchetta è stata realizzata in rilevato rispetto al piano di campagna, utilizzando del materiale arido di cava per la sopraelevazione e la sagomatura della pista stessa; lo strato di finitura è in sabbia calcarea come è stato già realizzato per la pista principale. La racchetta è dotata di impianto di illuminazione con 12 torri faro dell’altezza di 18 metri fuori terra ciascuna con 7 proiettori della potenza di 2000 W con lampade a ioduri metallici dello stesso tipo di quelle istallate nella pista. Tutta la racchetta è stata recintata in continuità con la pista e sono state inoltre realizzate le opere di raccolta dell’acqua piovana che viene smaltita verso il fosso sottostante attraversando in tre punti la racchetta stessa. Sono stati inoltre realizzati l’impianto di cronometraggio e quello di amplificazione, nonché, su richiesta della commissione tecnica incaricata dall’U.N.I.R.E., tre nuove postazioni fisse per la ripresa televisiva della corsa nella fase di partenza in modo da permettere un migliore ed efficace controllo da parte della giuria ed una migliore visione da parte del pubblico presente all’interno dell’Ippodromo. Inoltre l'ippodromo San Paolo dispone di un tondino interno, di un tondino esterno, delle piste dritte della doma puledri: il tondino interno è localizzato nell’area delle scuderie e è utilizzato sia per l’allenamento dei cavalli sia per il riscaldamento prima della corsa. L’anello ha uno sviluppo di 280 m alla corda ed è largo 10 m. Sul prato interno sono localizzate due giostre azionate da motori elettrici per passeggiare i cavalli. Il tondino esterno si trova ad ovest dei parcheggi riservati al pubblico. Occupa una superficie complessiva di 2600 mq di cui 1100 sono per la pista. Le piste dritte di allenamento sono localizzate in un’area posta ad est dell’ippodromo. Sono due: una di circa 18 m l’altra, più stretta, di circa 9 m. la lunghezza è la stessa per entrambe pari a circa 700 m. La doma puledri è un ampio piazzale che si trova nell’area compresa tra la pista da corsa e la strada che porta alle piste dritte. L’area utile è di 3000 mq.

Arrivo

La retta d'arrivo dell'impianto di Montegiorgio è lunga 170 metri ed ha una larghezza media di 21 metri. La pendenza della retta è del 5 % mentre la pendenza delle curve è del 12%. Inoltre presenta l'open-stretch cioè il "via libera".

Record pista trotto

25/10/2019 - COKSTILE (NO) 1.10.4
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