Le diverse discipline nel mondo delle corse dei cavalli

Lisaert
Cavallo al galoppo
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Nel mondo delle corse ippiche in Italia si praticano diverse discipiline; ecco un elenco che ve le spiega nel dettaglio:

corse al galoppo in piano: si disputano su diverse distanze, che di solito vanno dai 1000 metri fino ai 3000. La partenza avviene tramite l’apertura dei cancelli di apposite gabbie, dove i cavalli entrano insieme ai rispettivi fantini, in attesa del segnale di partenza dato dallo starter. Le corse più importanti sono quelle di gruppo dette anche “pattern race”.

corse al trotto: il cavallo ha un’andatura intermedia tra passo e galoppo, procede appoggiando le zampe in modo simultaneo diagonale ovvero posteriore destro con anteriore sinistro, posteriore sinistro con anteriore destro. La peculiarità delle corse al trotto è la presenza del “sulky”, il sediolo attaccato al cavallo su cui siede il guidatore, comunemente chiamato driver. Le corse sono su distanze che vanno dai 1600 metri ai 3000.

corse in siepi o in steeple chase: si tratta di corse ad ostacoli su distanze molto più lunghe rispetto a quelle in piano. Nelle corse in siepi gli ostacoli sono tutti uguali, di altezza minima da terra pari a circa 110 cm. Invece nelle corse in steeple sono piazzati ostacoli di altezza e profondità diversi e possono essere presenti anche ostacoli doppi detti “oxer”.

corse al trotto montato: l’andatura è quella del trotto, solo che al posto del “sulky”, i cavalli hanno in sella il fantino. Questa disciplina è più sviluppata in Francia ed in Svezia, ma in Italia negli ultimi anni sta prendendo sempre più spazio.