Fantini: Cambio epocale nella gestione delle monte. Non più cash, ecco le novità del nuovo corso!

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Molti di voi hanno già appreso la novità in fatto di liquidazione delle monte ai fantini, voluto dal nuovo corso della Unione Italiana Fantini (UIF) per cercare di regolarizzare molte questioni relativamente alla riscossione delle stesse.

Ebbene dal 1° Agosto 2020, quindi ormai da qualche giorno, è diventato realtà il nuovo corso e una nuova fase per la gestione delle monte che dovranno essere obbligatoriamente pagate con bonifico o assegno intestato al fantino, e non più cash, a seguito di emissione della fattura da parte dei jockeys.

Ad occuparsi della gestione sarà il nuovo segretario UIF Maurizio Zini. La decisione è maturata all’interno dell’associazione e ne aveva parlato il Presidente dei fantini Luca Maniezzi a margine di una intervista di qualche settimana fa sul Trotto & Turf in seguito alle dimissioni di Walter Scarinci.

La decisione va verso la ricerca di una continua tutela per il fantino professionista, e non solo, soprattutto in relazione a quanto accaduto quest’anno quando improvvisamente ci si è resi conto che si trattava di una categoria quasi invisibile. A breve ci sarà anche la regolarizzazione della posizione di manager dei jockeys, con statuto in fase di costruzione. Qui sotto le parole di Luca Maniezzi al Direttore Marco Trentini:

«Passando alla nuova fase voglio sottolineare come si stia lavorando per dare alla categoria un inquadramento diverso e mi spiego subito. Oggi abbiamo un problema che ho evidenziato anche nell’ultima riunione
dell’Ang. In pratica ad alcuni jockey vengono pagate le monte cash, seguendo tariffe che non sono quelle fissate. Qualcuno, visti i ritardi nei pagamenti dei premi e quindi anche delle monte, si è fatto tentare (o costringere…) ma è sbagliato ed è necessario intervenire subito. Perché se sa da una parte può sembrare comodo incassare cash ed eludere le tasse e i contributi, queste pessime abitudini poi si pagano a caro prezzo quando si tratta di avere una pensione (noi versiamo i contributi all’Inps), una copertura sanitaria o degli aiuti dallo Stato come è accaduto nel periodo di lockdown quando siamo piombati fra gli invisibili. Insomma ci sono state cose che non vanno bene e in qualche caso noi fantini non siamo riusciti a gestire la situazione».

Dall’analisi alla soluzione. Maniezzi spinge forte verso il traguardo. «Il nuovo Segretario della Uif è Maurizio Zeni e in questi giorni sta girando
l’Italia per far firmare ai fantini un impegno formale a non riscuotere direttamente le monte dai proprietari o dagli allenatori. Stiamo ultimando la creazione della struttura che si occuperà di tutto per tutti i jockey nostri
associati che vorranno far parte dell’associazione. In pratica abbiamo stipulato una convenzione con uno studio di commercialisti (Pierini), che si occuperà della fatturazione ai proprietari dei corrispettivi. In
pratica il fantino non dovrà preoccuparsi di nulla se non di comunicare l’Iban da utilizzare per il pagamento. Le fatture verranno infatti inviate in automatico, via Pec o e-mail a seconda del regime fiscale del proprietario,
dallo studio Pierini».

Un passo avanti nella regolarizzazione delle posizioni professionali nell’ippica che parte dai fantini… «Alla prossima riunione del Consiglio
Ang, ora che è stata ricreata l’associazione dei proprietari, ho l’intenzione di trovare un accordo per arrivare al pagamento delle monte a 60 giorni, che penso sia un termine valido per entrambe le parti».
Le monte fatturate attraverso Uif, le percentuali di spettanza sui premi che arrivano dal Mipaaf, i contratti personali ovviamente registrati, rimane solo l’impegno del mattino… «Per quello non ci sono problemi. Il fantino è a tutti gli effetti un libero professionista, che stipula assicurazioni per se stesso e per la responsabilità civile come molte altre categorie. E queste sono valide sia per gli impegni in corsa che per eventuali sessioni di training al mattino. Anche perché per noi montare al mattino ha anche una funzione di allenamento personale e di affiatamento con i cavalli che
dovremo poi montare in corsa»