I più grandi e clamorosi scambi di mercato del purosangue. Ecco i 5 acquisti multi milionari

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Nei giorni scorsi Lionel Messi ha dichiarato apertamente di voler lasciare il Barcellona. Qualora dovesse effettivamente lasciare la casa madre, si tratterebbe di uno dei colpi più sensazionali del mercato. Un pò come se Galileo, lo stallone più importante ed influente del ventesimo secolo, si trasferisse dal Coolmore ad un altro stud prestigioso. 

Il Racing Post, prendendo spunto da questo aspetto di mercato, a firma di James Stevens, ha stilato una lista di acquisti importanti in tema di purosangue da corsa. Cavalli che sono stati oggetti di trattative importantissime, in ottica stalloniere. Ve lo riproponiamo considerando che un’altra grande domanda nel mondo dell’allevamento: Quanto vale uno stallone? Bisogna considerare l’impatto sul mercato, le fattrici coperte. Facciamo un pò di conti veloci. 

HURRICANE RUN: Hurricane Run, classe 2002, è sempre stato tenuto in grande considerazione dal mondo delle corse ed ha rapidamente assurto a livello elitario con una vittoria dominante nell’Hocquart G2 al terzo tentativo in carriera. Portacolori del Gestut Ammerland, arrivò secondo di Shamardal nel Derby francese del 2005 attirando le mire del Coolmore. Di quella trattativa si sa che la cifra stanziata per l’acquisto fu di £10 milioni, e al primo tentativo per i nuovi colori vinse subito il Derby Irlandese acquisendo un 126 di rating. Sempre allenato da Andre Fabre ha continuato ad eccellere vincendo anche l’Arc de Triomphe G1 nel 2005, trovando un clamoroso varco all’interno, e confermandosi anche l’anno successivo con Tattersalls Gold Cup e King George prima del ritiro nel 2006. Soldi vinti in carriera? Circa £2,4 milioni. Ma in razza ha funzionato 10 anni partendo dai €30,000 del 2007 fino ai €12,000 del 2017. Un conto sommario, senza considerare i foal sharing, considerando in media le fattrici visitate, sicuramente ha coperto il suo costo di acquisto.

STARSPANGLEDBANNER: Starspangledbanner (dall’inglese: La bandiera adorna di stelle, è l’inno nazionale degli Stati Uniti d’America), classe 2006, in patria è ben presto emerso come uno dei migliori velocisti australiani dopo la sua vittoria all’Oakleigh Plate ed è stato riferito che il Coolmore, ancora loro, pagò la cifra di $10 milioni – circa £ 5,5 milioni dell’epoca – per il figlio di Choisir. L’acquisto è stato poi abbondantemente ricompensato dalle performances in corsa, vincendo il Golden Jubilee, la July Cup e le Nunthorpe Stakes. Dopo di che non ha più raggiunto quel livello, ma entrando in razza e dimostrandosi poco fertile tanto da tornare in corsa. Dopo la prima fallimentare esperienza da stallone ci ha riprovato, magari con qualche pillolina, ed è stato uno stallone con i fiocchi (tra Europa ed Australia) che ha tirato fuori cavalli veloci e potenti come The Wow Signal, stallone promettente ma già deceduto, Home Of the Brave, Millisle ed Anthem Alexander. Non si conosce ancora l’impatto futuro nel mondo dell’allevamento. Attualmente funziona per €22,500, ma è stallone dal 2011 ufficialmente. Quindi 9 anni, ad una media di almeno 1 milione di euro guadagnati all’anno dal mondo dell’allevamento, siamo dentro all’investimento. 

SO YOU THINK: Arriviamo ad un pezzo forte. I media in Australia parlavano di una cifra esorbitante spesa dal Coolmore per un cavallo neozelandese, forte come l’acciaio, con un fisico da corazziere, gambe da altoforno e tatuaggio stampato su una spalla come un pirata delle piste. Un rugbista degli All Blacks, in pratica. Nel 2010 si completò infatti una transazione da A$60 milioni, circa £37,5 milioni al cambio di allora, per portare a casa So You Think, un figlio del sottovalutato High Chaparral, capace di vincere ben 5 G1 in patria. Nella stessa stagione vinse anche Cox Plate e Mackinnon Stakes, prima del terzo nella Melbourne Cup, utili a coprire parte delle spese. Poi l’arrivo in Europa, il training di Aidan O’Brien, ed altre 5 vittorie al massimo livello con la detronizzazione di Workforce in un memorabile “clash between titans” nelle Eclipse. Vinse anche le Prince Of Wales’s Stakes G1 al Royal Ascot, prima di essere ritirato in razza. Da riproduttore è stato un mezzo flop, almeno in Europa, mentre in Australia i suoi figli vendono come degli assassini e fanno medie altissime. Ma restano i 10 G1 vinti in carriera. Funziona al Coolmore in Australia e nel 2020 il tasso di monta era di $38,500.

EXCELEBRATION: come in tutte le cose di questo mondo ad alto livello, un italiano c’entra sempre. Ecco il colpo della vita per Giuliano Manfredini ed il cavallo della carriera per Marco Botti. Excelebration (Exceed And Excel), classe 2008, fu acquistato per la modica cifra di £20,000 da yearling. L’Italian job gli ha permesso di vincere le 2000 Ghinee tedesche, le Hungerford Stakes e il Prix du Moulin G1 in Francia. Ebbe solo la sfortuna di essere nato nella stessa stagione di Frankel, sennò staremmo parlando del doppio rispetto ai 6 G1 vinti in carriera. Fu comprato dal Coolmore, non si conosce la cifra esatta, valorizzato ulteriormente da Aidan O’Brien, e fu un brillantissimo miler. Ma c’è di più. La mamma, Sun Shower (Indian Ridge), fu ripescata in India dal Coolmore stesso che se l’è andata a riprendere dopo una vendita da parte del precedente proprietario. Ed i risultati sono stati buoni perché di fratellastri famosi c’è stato anche Lancaster Bomber piazzato di G1. In razza Excelebration non è andato male, anzi. Ha prodotto Barney Roy, Speak In Colours ed in Italia il miglior sprinter in circolazione The Conqueror. Ha cominciato nel 2013 a €22,500, sceso progressivamente fino agli €8,000 del 2019. Il Coolmore lo ha messo nel cassetto delle magliette usate, pronto a tirarlo fuori di nuovo chissà quando. Sparito dal mercato nel 2020, non si sa dove sia. Forse in qualche prato a Ballydoyle. Sarebbe eccezionale per l’Italia. Al bacio.

DAWN APPROACH: La prestazione di Dawn Approach delle Coventry Stakes G2, battendo il successivo vincitore di G1 Olympic Glory, è stato il propellente ideale per far allargare i cordoni della borsa di Sheikh Mohammed che spese una cifra importante per portare a casa un figlio di New Approach, in orbita Darley, fatto tutto in casa da Jim Bolger. L’acquisto è stato compensato con le vittorie nelle Dewhurst e nelle National Stakes G1, rimanendo imbattuto a 2 anni. A 3 la vittoria nelle 2000 Ghinee, la pessima figura ad Epsom, e poi ancora una vittoria nelle St James in un finale thrilling con Toronado. Forma ribaltata poi a Goodwood, con prova conclusiva ancora ad Asco ben battuto da Olympic Glory. Da li il ritiro in razza, ma il miglior prodotto sinora è stato Mahdmoon, quarto nelle 2000 Ghinee e secondo nel Derby. Stop al televoto. 

TREVE: Treve è esplosa in Europa in un fascino impareggiabile nel 2013. Figlia di Motivator e scartata da yearling, rimasta in orbita Head, si rivelò incredibilmente forte vincendo Prix De Diane G1 ed attirando le mire del Qatar, che stava nel frattempo investendo in Francia e nell’ippodromo di ParisLongchamp. Accordo finalizzato da parte di Sheikh Joaan Al Thani che spese €8 milioni per la cavalla copertina di quei tempi, in grado di rilanciare e far rimbalzare l’immagine del Qatar in tutta la Francia. Sotto i colori dell’Al Shaqab ha vinto 2 Arc e sfiorando il terzo nel 2015, finendo quarta alle spalle di Golden Horn. Per i nuovi proprietari ha vinto 5 G1, ripagato abbondantemente l’investimento ottenendo complessivamente 9 vittorie in 13 corse disputate e circa £6 milioni in somme vinte. E non è ancora tutto. In razza il suo primo matrimonio è stato con Dubawi ed il primo prodotto si chiama Qous che ha vinto una corsa in maniera promettente. Ma non bisogna aspettarsi tutto e subito. Ora ci sono una femmina di 2 anni nata nel 2018 che si chiama Paris (dallo stallone di casa Shalaa) e Nocorrevuela, nato nel 2020, da Kingman