Punto, punto e virgola, punto e punto e virgola… Abbondandis in abbondandum… Lo sketch è quello, divenuto un cult, dal film Totò, Peppino e la malafemmina, ma potrebbe essere utilizzato per gran parte delle procedure burocratiche che coinvolgono l’ippica gestita direttamente dal Ministero. La vicenda del contratto degli ippodromi, quella che per il suo protrarsi rischia di bloccare gran parte del nostro settore dalla prossima settimana, è proprio questione di punti, punti e virgole e magari anche due punti. Non in senso letterale, ovviamente, ma quasi. Mercoledì nel tardo pomeriggio non vi erano ancora notizie su possibili sviluppi della vicenda e, considerando che l’ultimatum posto dagli ippodromi prima di procedere con lo stop all’accettazione dei partenti scadrà fra 48 ore da quando leggerete questo articolo,è facile capire come il tempo stringa, almeno se si vuole evitare uno stop paradossale in un momento cruciale di una stagione già purtroppo martoriata dal lockdown e da tutte le sue conseguenze.
L’articolo completo lo potete trovare nell’edizione di Trotto&Turf di giovedì 3 settembre.
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