Il progetto di riforma complessiva dell’ippica è leggermente sparito dalle news in primo piano, ma era e rimane uno dei principali argomenti di discussione. Gli sviluppi di questi ultimi giorni sono legati sostanzialmente al monito del Cio, che ha avvertito l’Italia sulle possibili conseguenze dell’approvazione della riforma del Coni nella quale avrebbe dovuto trovare posto anche il capitolo legato all’ippica. Da Losanna il Cio ha duramente censurato il documento (anche senza l’ippica che potrebbe essere un’ulteriore aggravante) preannunciando sanzioni dure. Insomma una bocciatura netta. E in questo quadro, con la spada di Damocle delle sanzioni Cio, il percorso maestro di riforma del Coni potrebbe subire contraccolpi, per non parlare dell’addendum ippico, in merito al quale peraltro il Ministro Bellanova ha già dato un primo colpo di spugna, rimandando il tema della riforma a un confronto con gli operatori del settore. Intanto su un binario parallelo sta viaggiando il progetto di legge per l’ippicoltura, che è in discussione in Commissione Agricoltura della Camera. Il progetto è interessante: far confluire tutte le attività legate al mondo del cavallo, comprese quelle dell’ippica, in una filiera a carattere agricolo. La prima intelaiatura del documento lascia spazi ad interventi e correzioni, che soprattutto per i cavali da corsa sono necessarie e indispensabili.
L’articolo completo lo potete trovare nell’edizione di Trotto&Turf di giovedì 1 ottobre.
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