Dal tramonto all’alba, dalla notte dedicata alla festa alla sfida del Federnat in pista. Tocca a Milano quest’anno ospitare il ritrovo dei gentlemen del trotto, unoccasione per condividere una passione, per confrontarsi e sfidarsi in quello che è il “loro” Gran Premio. Cè una lunga storia alle spalle del Federnat e della Federnat. Una storia scritta da Cesare Meli, luomo che ha “inventato” la figura del gentleman del trotto. Con lAssociazione, ma anche con la Corsa, trasformata nel corso degli anni in un evento, non solo agonistico, ma anche mondano. Passo dopo passo la Federnat ha acquisito un ruolo sempre più significativo nel panorama del trotto italiano. L’idea era ottima: mettere a confronto i proprietari che guidavano i loro cavalli in una corsa vera, in un piccolo Lotteria con batterie e finale, dotata di un premio che giustificasse anche economicamente linvestimento necessario per comprare cavalli sempre migliori. Cesare Meli ha lanciato la sfida e i gentlemen dItalia lhanno raccolta, spesso facendo a gara per accaparrarsi quel cavallo che poteva portarli a raggiungere il massimo dei risultati, ovvero la vittoria nel Federnat. I gentlemen sono nel cuore del trotto, perché rappresentano a 360 gradi la figura dellippico. Lo sono perché sono (o dovrebbero essere) proprietari. Lo sono perché hanno la passione e il coraggio di salire in sulky e di guidare in corsa. Perché anche in tempi difficili hanno sempre dimostrato di essere in prima linea, nel comprare cavalli e nel “volerci essere” ogni qualvolta vi sia da darsi battaglia in pista.
L’articolo completo lo potete trovare nell’edizione di Trotto&Turf di sabato 3 ottobre.
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