Terapie a base di sabbia, mare e bosco

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Al mare, nel bosco, sul sabbione… Le tipologie di allenamento sono cambiate drasticamente negli ultimi 20 anni. In passato la maggior parte dei trainer effettuava il suo lavoro negli ippodromi, poi con la nascita dei centri di allenamento l’attività si è spostata sempre più e l’evoluzione continua ancora oggi. Una volta si lavoravano i cavalli in prove ripetute in pista tonda, oggi si allena sul fondo, cercando di incrementare la muscolatura attraverso trottoni sulla sabbia o addirittura nel mare anche per preservare il più possibile gli arti del cavallo, che in dirittura sono decisamente meno sollecitati rispetto alle curve” dice Enrico Bellei analizzando l’evoluzione del mestiere di trainer. Evoluzione che è conseguenza di quella della razza, ma anche della necessità di dare al cavallo un contesto sempre più ideale. Il tracciato in sabbia morbida ha funzione di potenziare la muscolatura, ma anche di sollecitare il meno possibile gli arti del cavallo, che sono naturalmente fragili. E la combinazione fra l’allenamento su tracciati rettilinei con fondi morbidi e la possibilità di passare parte della giornata sull’erba dei paddock ha portato a una sempre maggior tutela della salute dei cavalli stessi. Se poi consideriamo anche l’utilizzo delle spiagge (comprese le immersioni) ecco che il legame fra piste e benessere dell’animale diventa ancora più evidente. E di conseguenza
ancor più da approfondire.