A tutto galoppo

Binocolo puntato
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È il momento della ripresa del galoppo, che domenica ha mandato in scena due anteprime di primavera e che nel prossimo fine settimana metterà sul piatto il carico di San Siro, con un calendario che rischia però di essere rivoluzionato da quanto sta accadendo a San Rossore, con i problemi alla pista, che per qualche motivo imponderabile porta a pericolose scivolate i cavalli e che è ritenuta non idonea dai fantini proprio alla vigilia del mese clou di San Rossore, quello che si dovrebbe concludere con il Premio Pisa a inizio aprile. In queste ore sono in corso consultazioni fra tutte le componenti del galoppo e una soluzione potrebbe essere assegnare qualche giornata a Firenze per tenere viva l’attività in Toscana. Magari non tutte le sette giornate previste, visto che non avrebbe senso né tecnico (ci sono in attività Milano e Roma), né per il pubblico, che non ci può essere in ogni caso. E se dovesse passare il principio dello spostamento a Firenze sarebbe bene effettuarlo con un pizzico di visione globale. Evitando di proporre le corse alla domenica (insieme a San Siro e Capannelle) e magari rinviando gli appuntamenti clou all’autunno. Si tratterebbe insomma di utilizzare per una volta una programmazione di senso compiuto, con un occhio alle esigenze degli operatori e l’altro a quelle del pubblico e delle scommesse. Per questo lo spostamento di quattro giornate (al giovedì) a Firenze potrebbe essere un’ipotesi plausibile, tenendo in cassaforte le altre tre
per tempi migliori.

Tornando al galoppo di primavera, e in particolare modo agli ippodromi, ci risulterebbe prendere sempre più abbrivio il progetto di rendere San Siro galoppo un impianto multifunzionale, attraverso la costruzione non solo di una pista all-weather che consenta di correre in pratica tutto l’anno, ma anche di una pista da trotto che formerebbe un terzo anello all’interno delle altre due. In più potrebbe esserci al centro di tutto un campo di equitazione… Anche in questo caso attendiamo conferme ufficiali e di capire cosa e come sarà sviluppato il progetto, che avrebbe avuto l’ok del Comune e sarebbe al vaglio del Ministero, che sulla carta presenta, almeno per la parte trotto, qualche criticità che non va sottovalutata. La prima è la distanza dalle tribune che potrebbe essere addirittura superiore a quella di Capannelle, con il risultato di uno spettacolo quasi nullo dal vivo. La seconda è relativa all’indispensabile sfruttamento della tribuna secondaria, visto l’arrivo sarebbe proprio lì e decisamente lontano dalle strutture della principale e della tribuna proprietari. La terza è relativa a dove saranno alloggiati i cavalli per le corse, anche se forse nell’area del parco vetture potrebbe essere creata una struttura ad hoc per non tenere le scuderie troppo lontane dalla tribuna… Tutto ciò segnerebbe evidentemente l’addio alla Maura.