Ballo internazionale

Binocolo puntato
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Cosa c’è di più bello delle sfide internazionali? Nulla, perché sono il punto di confronto massimo di qualsiasi sport. Lo sono nel calcio, con il fascino incredibile della Champions League che supera di gran lunga quello di un campionato nazionale. E lo sono anche nell’ippica, perché le grandi corse sono per definizione quelle che mettono di fronte i campioni di Paesi diversi a caccia di una corona che assume dimensioni transnazionali. Lo sono nel trotto così come nel galoppo. E lo sono sempre più grazie ai mezzi di comunicazione che oggi consentono di seguire dal vivo e con una grande varietà di informazioni a contorno, tutto quello che accade nel mondo. Portando i grandi avvenimenti a portata di telefonino o di computer o di televisione. Con in più la possibilità di scommettere su quasi tutto ciò che accade.

Domenica a Torino si inaugura la stagione internazionale italiana, quella che parte con il Costa Azzurra e proseguirà con tutte le altre super sfide della stagione nelle quali vi sarà il confronto fra i nostri campioni e gli stranieri che accetteranno di colta in volta la sfida. Sarà una bella corsa, nella quale Vivid Wise As, reduce dall’aver espugnato Cagnes-sur-Mer, rimette in gioco la leadership in tema di velocità contro due francesi eccellenti come Bahia Quesnot e Billie de Montfort. La prima ha vinto il Cornulier, è finita quinta nell’Amérique, quarta nel France e terza a Cagnes; la seconda ha vinto il Nazioni e dopo i nulla di fatto in Amérique e France è finita quarta a Cagnes dopo percorso durissimo. Due cavalle importanti, insomma, con il sorteggio dei numeri che ha piazzato Vivid al 7 e all’esterno della velocissima Billie a mescolare ulteriormente le carte.

Una grande corsa, che purtroppo non figura nel palinsesto di Equidia in quanto l’infinita vicenda della vendita delle immagini delle corse italiane all’estero si trascina nella polvere ormai da anni. Ed è l’ennesimo paradosso di un Paese che importa corse, ma non può esportare le sue migliori sfide a causa di un vincolo amministrativo. Un Paese che, anche non considerando per un attimo le risorse aggiuntive che possono essere ricavate, rinuncia a mostrare le sue corse top al mondo, cancellando quindi quell’effetto promozionale che ne potrebbe derivare. Per i cavalli innanzitutto, ma anche per l’intero movimento.

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