Trotto a San Siro: Fase informativa

Binocolo puntato
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San Siro galoppo ospiterà anche la pista di trotto. La notizia è circolata nel corso del weekend, quando i rappresentanti delle Categorie sono stati invitati a una riunione prevista per il primo pomeriggio di giovedì con oggetto la presentazione del progetto per l’inserimento della pista da trotto e di un tracciato in all-weather per i purosangue all’interno del comprensorio del galoppo. Il piano del quale si parla da mesi ha evidentemente avuto un’ulteriore accelerazione, tanto che dai rumors circolati in questi ultimi giorni si parla di un progetto praticamente definitivo la cui realizzazione complessiva dovrebbe essere prevista in tempi brevi, tanto che la struttura, che cambierà radicalmente faccia all’ippodromo del galoppo, potrebbe essere operativa a partire dal 2022.

La presentazione agli operatori è evidentemente un passo fondamentale sulla strada della realizzazione del progetto, che ovviamente dovrà avere il placet del Mipaaf, soprattutto riguardo alla realizzazione del tracciato del trotto e della nuova pista all-weather. La nuova conformazione di San Siro dovrebbe prevedere quindi tre tracciati, quello tradizionale del galoppo che dovrebbe essere ristretto per guadagnare spazio, visto che al suo interno dovrebbero essere realizzati il tracciato all-weather, con una larghezza che dovrebbe attestarsi intorno ai 18 metri e, appunto, quello del trotto, che prevederebbe uno sviluppo della pista di 1000 metri, con raggi di curvatura simili a quelli di Torino, quindi poco più di 80 metri. L’arrivo del trotto sarebbe posizionato in corrispondenza della tribuna secondaria, che verrebbe ristrutturata, e i box dei cavalli impegnati nella giornata di corse sarebbero posizionati probabilmente nella zona dell’inceneritore, ovvero fra il secondo e il terzo traguardo della pista dritta, dove oggi è previsto il parcheggio proprietari. Queste sarebbero a grandi linee le caratteristiche del nuovo impianto, con il tracciato all-weather che in pratica prenderebbe il posto dell’attuale pista circolare, mentre quello del trotto verrebbe a trovarsi a una sessantina di metri circa dalla tribuna.

Una rivoluzione insomma, che come detto cambierà quasi completamente faccia all’ippodromo del galoppo. E visto che si tratta di una delle più belle strutture del mondo, anche per quel panorama unico che propone, le conseguenze di un intervento così radicale non possono che ingenerare qualche timore. C’è poi da capire quale sarà lo sviluppo del tracciato all-weather, che probabilmente ricalcherà quello della pista circolare di oggi e soprattutto di vedere quello della pista da trotto, le cui geometrie, come detto, dovrebbero essere simili a quelle di Torino, quindi con curve piuttosto strette e la necessità di un disegno e di una realizzazione inappuntabili, anche considerando che la retta d’arrivo del galoppo percorsa in senso orario è in leggera salita e quindi andrebbe analizzato anche il profilo altimetrico del nuovo tracciato.

C’è poi il fattore, che riteniamo fondamentale, della distanza fra la tribuna e il tracciato del trotto, che non favorisce certo la visione delle corse e che toglie quindi molta parte dell’appeal verso il pubblico. Si parla di una ristrutturazione della secondaria, ovviamente indispensabile per rendere accogliente, anche nella stagione invernale (e magari estiva) un impianto progettato per un uso specifico, ma qualsiasi intervento non potrà mai avvicinare i cavalli alla gente e questo effetto appare un limite invalicabile se davvero si pensa di poter contare sul pubblico. Attendiamo giovedì e i dettagli dell’operazione per analizzarne l’impatto. Compresa magari la sorte futura del centro di allenamento di Trenno.