San Siro: Novità sul primo binario

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La notizia del giorno che riguarda l’ippica italiana è indubbiamente la presentazione da parte di Snaitech del progetto del “nuovo” San Siro. L’ippodromo del galoppo, impianto fra i più belli e prestigiosi del mondo, è destinato a cambiare faccia, trasformandosi in una struttura multifunzionale nella quale troveranno posto il galoppo, piano e ostacoli, il trotto e l’equitazione. In questo numero di Equos vi proponiamo quanto diffuso giovedì da Snaitech e nel prossimo dedicheremo un’analisi approfondita al progetto che rappresenta nelle premesse un’evoluzione decisa nel concetto di ippodromo, con un tema, quello della centralità del cavallo, che è uno dei più gettonati in questo periodo e che trova parecchi consensi anche a livello istituzionale.

Il progetto, insomma, appare interessante e innovativo, anche se per avere un quadro complessivo saranno necessari dettagli ulteriori che riguardano l’aspetto tecnico (piste in primis, ma anche passaggi ecc…) e quello “logistico”, che ha come punto più critico la notevole distanza fra la tribuna secondaria, quella che sarà dedicata al trotto, e la pista sulla quale si svolgeranno le corse. Parliamo però di dettagli tecnici, da una parte quasi certamente risolvibili (piste e loro utilizzo) e dall’altra non ovviabili, visto che il tracciato dove correranno i trottatori sarà il terzo dopo quelli del galoppo in erba e in all weather. C’è anche l’equitazione, che propone un campo gara al centro del comprensorio con tribune smontabili e questo potrebbe avvicinare sempre più gli amanti del cavallo “non ippici” alle corse. E proprio questa idea della multifunzionalità intorno al cavallo da perseguire per avvicinare la gente all’ippica sembra uno degli aspetti più interessanti dell’iniziativa.

Le integrazioni fra trotto e galoppo messe in atto in questi anni non hanno certo prodotto risultati lusinghieri, ma è anche vero che il progetto San Siro è probabilmente strutturato in maniera più organica rispetto a quelli che abbiamo avuto a disposizione sinora e che la collocazione assolutamente strategica dell’impianto milanese, praticamente in piena città e con tutti i collegamenti con i mezzi pubblici, lo rende un’opportunità formidabile per il piano di rilancio del settore.

Dall’incontro di giovedì con le categorie sono scaturite anche alcune rassicurazioni importanti per gli operatori, soprattutto per quelli del galoppo. La prima, fondamentale, è relativa al centro di allenamento di Trenno, che Fabio Schiavolin (AD di Snaitech) ha definito “coperto da un numero tale di vincoli da renderlo intoccabile”. La seconda è che la pista grande del galoppo non sarà in alcun modo toccata, anche se da qualcuno sono emerse perplessità sui “passaggi”. La terza è che La Maura continuerà a ospitare le corse sino a fine 2022 o fino al momento in cui il nuovo comprensorio sarà operativo.

Seguiremo con grande interesse tutta la vicenda della realizzazione del “polo” ippico milanese, anche perché può essere una sorta di “laboratorio”per l’ippica del futuro e per ripensare in qualche modo il ruolo dell’ippodromo, soprattutto per gli impianti metropolitani, quelli che da una parte possono essere trainanti per il settore ma dall’altra oggi spesso rappresentano una sorta di cattedrali nel deserto. L’appuntamento è fissato fra meno di due anni.