San Siro: Eulaila continua la serie nelle Oaks! Imbattuta in 4 uscite, tabu sfatato per Dario Vargiu. Aria…Importante nel Vittadini

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A Milano c’è stato un pomeriggio vero, intenso, appassionato e c’è solo l’imbarazzo della scelta per raccontare il meglio della giornata. Faremo un veloce report lasciando lo spazio, doverosamente, a tutti gli approfondimenti del martedì sul Trotto & Turf. 

Partiamo da una scritta evocativa che campeggia proprio fuori San Siro: “Il mondo è bello perché è Vargiu..”. Musica e parole di tale “Skizzo”, artista post moderno e conosciuto nell’ambiente, che rende perfettamente l’idea di come il jockey di Oristano sia considerato a San Siro: Una star. E Dario ha risposto presente, regalandosi l’unica perla che mancava alla sua collezione: Le Oaks! Arrivate al termine di una stagione strana, complicata per lui data la caduta di 2 mesi fa che ha messo a serio rischio la prosecuzione della carriera. Ma Dario ha la pellaccia ed una determinazione tale che gli ha permesso di bruciare le tappe e recuperare le forze e le energie come un modello Wolverine, con l’adamantio che rivestono le sue ossa, ed in meno di 60 giorni è tornato in sella prima e colpendo forte il palo della cuccagna, come mai non avrebbe potuto sperare. Dario ha portato a dama Eulaila (Arcano), 100% italiana, lasciandola invitta in 4 corse disputate sinora. Eppure la 3 anni della famiglia Crespi sembrava dovesse l’unica a dover dimostrare qualcosa, visto che non erano molto pesanti le linee da cui veniva. In realtà è un esercizio molto snob, quello di sottovalutare linee romane e il tracciato di Roma. Per fortuna la pista da sempre il suo inappellabile verdetto, con Eulaila che in corsa è partita lunga e grazie alla motivazione del suo interprete, negli ultimi 100 metri ha ricacciato indietro con il forcone Cima Star (Sea The Stars), altra italiana che aveva mirato questa da lontano, con al terzo la tedesca Anoush (Isfahan) risalita per corsie interne e capace di beffare Sopran Basilea (Night Of Thunder) per l’ultimo gradino del podio, negando il tricolore totale per festeggiare. Ma va bene lo stesso, visto come ci eravamo abituati. Eulaila, homebred di Paolo Crespi, è cresciuta a dismisura corsa dopo corsa nella stagione. Si tratta di una figlia di Arcano (Oasis Dream), stallone di casa, e Eubea (Pounced), di una famiglia molto prolifica e sviluppata dai Lagoni appunto. Ed il tutto, a far capire che la vittoria era nel destino, è accaduto con Eulaila che ha corso senza un ferro perso prima della partenza, e con un nome “errato” da parte del nostro Ministero, che ha invertito due lettere. Il nome era dedicato alla Eulalia, come la Eulalia Torricelli della canzone di Gabriella Ferri. Misteri della burocrazia.

Abbiamo comunque voluto dedicare la copertina a Dario Vargiu, meritatissima dopo le sofferenze dell’ultimo periodo. Il morso del “cannibale”, come l’ha ribattezzato Luca Galbiati, e la carica di cui era provvisto, si era percepita anche nel Crespi vinto da Lollipop Girl (Dandy Man) che ha ribadito il concetto del Perrone (era seconda) battendo Daisy Dei Grif (Sakhee’s Secret), non troppo fortunata neanche stavolta. La sorellina di Val Nanda si è tolta una bella soddisfazione, ed adesso riposerà per l’estate crediamo.

Buone notizie per Agostino Affè e il circuito di Roma che ha risposto presente a San Siro nel Royal Mares perché la sua Haven Park (Sir Prancealot) ha finalmente acquisito l’agognato titolo di Stakes Winner che inseguiva da tanto. La 4 anni, cesellata da Claudio Colombi, ha battuto l’altra anziana Chiaro Di Luna (Pounced) mentre la favorita Havana Love (Kodiac), seconda dell’Elena, pur ricevendo chili, non è andata oltre ad un quarto posto. Le nubi si stavano cominciando ad addensare sulla testa dei sapientoni ma ci ha pensato Aria Importante (Twilight Son) a spazzare via tutti i dubbi sulla qualità delle nostre 3 anni. Aria, quarta nel Regina Elena G3, ha infatti fatto la storia del Vittadini G3 diventando la prima femmina di 3 anni a battere i maschi ed anziani in questa corsa iconica. E pensare che aveva una corsa scritta nel Sandrigham G2 di Chantilly, ma evidentemente Alduino e Stefano Botti hanno scelto meglio di noi. Ben interpretata in avanti da Mario Sanna (il fantino più sottovalutato d’Italia), la eroina della famiglia Bezzera ha rispedito al mittente tutti gli attacchi degli avversari e spazzando via come all’autoscontro un anziano di livello come Pensiero D’Amore (Zoffany), che così forte in carriera non c’era mai andato. La storia è stata fatta, con una cavalla che ha cominciato per la Grizzetti Galoppo ed ha accumulato una serie di buonissime performance vincendo a ripetizione o entrando sempre nella cornice di tutte le corse più importanti. Terzo di questo Vittadini Fulminix (Blu Air Force), anche lui sempre presente nelle foto ricordo. 

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