A tutto campo

Binocolo puntato
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Un weekend, quello scorso, dedicato tutto al galoppo, due giorni praticamente tutti di trotto. Un’altalena che ci propone però un tema abbastanza attuale, soprattutto per i trottatori e soprattutto in Italia, quello dei sorteggi dei numeri di avvio. Sette giorni fa, fra Epsom, Belmont e Chantilly, abbiamo assistito a tre sfide di altissimo livello, con milioni (di sterline, dollari ed euro) in palio, che hanno avuto come denominatore comune il ruolo decisivo dei numeri di gabbia sul risultato. Nel nostro Paese, fra gli appassionati di galoppo, è ancora poco diffusa la cultura della valutazione degli steccati di partenza, che al contrario in tutto il mondo è ormai considerata un fattore spesso decisivo.

L’assegnazione dei numeri dopo i partenti ha scatenato polemiche a non finire, ma in questi mesi ci ha anche regalato corse decisamente più numerose e meno banali. Sarà così anche domenica a Padova, dove le due star del Grassetto e dell’Elwood Medium, Zacon Gio e Carlomagno d’Esi, si avvieranno in seconda fila. Per loro sarà ovviamente più dura, ma la spettacolarità delle due corse ne ha decisamente guadagnato, perché se avessero preso entrambi un numero favorevole molti degli avversari non sarebbero stati dati partenti e probabilmente ci saremmo trovati di fronte a due corse striminzite e probabilmente noiose.

Domenica invece Zacon e Carlomagno dovranno utilizzare la forza e il coraggio per vincere e, se ci riusciranno, sarà una conferma del loro valore in termini assoluti. Questa si chiama selezione ed è probabilmente lo spirito originario dei percorsi di altissimo livello. C’è ancora da lavorare sul percorso dei regolamenti, ma qualche volta gli esperimenti e l’osservazione di quanto accade nel mondo (e magari anche al galoppo) può essere utile per mettere in atto evoluzioni che portino a miglioramenti. Anche dello spettacolo, che non va mai dimenticato.