Un’estate al mare

Binocolo puntato
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È ormai estate. Lo abbiamo scoperto in questi giorni grazie all’ondata di caldo che ha investito l’Italia, ma anche grazie al cambio della guardia nei calendari delle corse con l’apertura del Garigliano avvenuta da qualche giorno e quella di Cesena che avrà luogo domani. In questi giorni l’ippica dà l’arrivederci a Milano e Roma. In modo tradizionale per Capannelle e San Siro galoppo: il primo ha chiuso a inizio mese, il secondo invece dopo il festival del Milano e la suite di listed di ieri propone un’altra giornata, decisamente ordinaria, appesa in coda nella serata del 10 luglio per legarsi a quello che è l’evento del periodo (più del Milano o del Nazionale), ovvero la Milano Jumping Cup di equitazione. La palla passa quindi a Varese per l’area milanese e alla coppia Napoli-Tagliacozzo per il bacino che ha come riferimento le Capannelle.

Galoppo quindi indirizzato su percorsi normali, con l’avvio di Varese previsto per sabato, ma a meno di contrordini sembra con orario d’inizio poco comprensibile nel tardo pomeriggio, i clou estivi di Napoli previsti il sabato della prossima settimana, Tagliacozzo che prosegue con le sue domeniche e Merano, che dopo una breve pausa ricomincerà con la stagione del piano.

Passando al trotto, nello scorrere il calendario dei mesi estivi si scopre qualcosa di quantomeno sorprendente. Ebbene, nel bacino del nordovest (quello che ha come ippodromi di riferimento Torino, Milano e Albenga) nel mese di luglio si disputeranno sei giornate, ovvero i mercoledì di Vinovo, il sabato del Nazionale alla Maura e lunedì prossimo ad Albenga, mentre nel mese di agosto nessuno dei tre ippodromi sarà attivo e le operazioni ricominceranno a settembre con undici giornate (cinque a Torino e sei a Milano).

Se poi espandiamo la selezione geografica, scopriamo che anche Modena quest’anno non correrà ad agosto e che di conseguenza, per un team che ha come base Torino, gli ippodromi più vicini in attività ad agosto sono Padova e Cesena con un viaggio di almeno 400 chilometri per raggiungere la mèta… Imbarazzante, almeno se si legge questo fatto in una logica di sistema. Folle se si pensa che a dicembre, per esempio, le giornate che si disputeranno nei tre ippodromi saranno ben 14 con ovvi problemi per la riuscita delle corse, così come era successo a marzo, maggio e giugno con 15 convegni. Paradossale, se si pensa che Albenga è stato fondato come ippodromo balneare, visto che si trova a pochi chilometri da una località marina rinomata come Alassio e che negli intenti avrebbe potuto/dovuto essere l’omologo di Cesena per la costa ligure. Invece no, nel mese in cui c’è la massima affluenza turistica nei dintorni, ad Albenga non si corre.