Battaglia e novità

Binocolo puntato
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In un weekend super spiccano un paio di fatti collaterali. Il primo è la dichiarazione di guerra portata dall’Anac al Mipaaf per i ritardi nei pagamenti. Dichiarazione formalizzata con una lettera inviata a firma del Presidente Mattia Cadrobbi e indirizzata al DG Oreste Gerini. nella quale si chiedono le motivazioni tecniche causa dei prolungati ritardi nei pagamenti dei premi allevatori galoppo (le liquidazioni ci risultano ferme ad aprile 2021) e dei premi proprietari galoppo (le liquidazioni ci risultano ferme a novembre 2020) ed i nominativi degli allora referenti dei procedimenti relativi, che hanno causato tali ritardi per le opportune conseguenti verifiche ed azioni. Chiediamo inoltre di conoscere l’attuale stato dei pagamenti. Tali ritardi stanno creando gravissime problematiche economiche alle aziende ed agli operatori coinvolti; per tale motivo in caso di mancata risposta a questa ennesima nostra richiesta dovremo, nostro malgrado, attivare le opportune azioni tramite il nostro legale di fiducia e procedere per omissioni di atti di ufficio.

Un attacco diretto, con la minaccia di un’azione legale attraverso un’accusa grave per un funzionario pubblico qual è l’Omissione d’atti d’ufficio. Decisione che dimostra come gli operatori ippici, in questo caso gli allevatori del galoppo ma siamo certi che anche tutti gli altri la pensino allo stesso modo, siano arrivati al limite della sopportazione. E a quello che abbiamo potuto comprendere in giro per le scuderie, il fatto considerato più umiliante non è tanto il pagamento differito ma la totale incertezza sui tempi della liquidazione dei premi, che continuano ad allungarsi senza permettere alcuna programmazione finanziaria alle scuderie. Molte di esse, soprattutto quelle a partita Iva, per pagare allenatori, fantini e fornitori vari, sono costrette a ricorrere formalmente a continui finanziamenti soci e questo addirittura potrebbe diventare un boomerang nel malaugurato caso di un’indagine fiscale. Con il paradosso che i titolari dovrebbero spiegare ad eventuali domande di funzionari dello Stato che gli apporti di capitale straordinari sono dovuti al fatto che lo Stato stesso non paga e addirittura non consente di emettere almeno il titolo di credito, quindi la fattura. Chissà se per giustificare le fatture da emettere che popolano certamente i bilanci delle scuderie in forma societaria vengono accettati i risultati delle corse pubblicati su Trotto&Turf o su Ippica.Biz?

Giriamo pagina e veniamo a quella che è la novità di questi giorni, ovvero l’introduzione, da parte di MST, il provider di servizi per un gruppo di bookmaker, dell’accettazione delle scommesse a quota fissa su accoppiata e trio. Le esotiche a quota fissa sono già disponibili sulle principali corse inglesi e in questo weekend i clienti dei marchi collegati a Mst potranno giocarle anche sulle corse di domenica ad Agnano e a Longchamp in occasione di Lotteria e Arc de Triomphe. Da metà ottobre l’offerta verrà espansa anche ai punti vendita collegati. Una scelta, quella di MST, che punta ad espandere il numero di giocatori, proponendo una scommessa a quota fissa sulle corse dei cavalli con quote importanti, per intenderci competitive con quelle delle lunghe martingale sulle partite di calcio che vengono giocate dai ragazzi. Difficile al momento prevedere quale può essere il successo di una forma di gioco anomala per quasi tutti i mercati come quella di una scommessa esotica a quota fissa, visto che questo tipo di giocate normalmente è associato al totalizzatore. Certamente oggi la quota fissa per vincente e piazzato ha nettamente surclassato il totalizzatore, al quale visti i volumi in gioco rimane in pratica sono il gioco esotico.