Giglio Sardo, ciao ciao Italia. Trasferita parte della scuderia in Francia. Ecco chi è partito, ed i motivi della fuga

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La notizia era nell’aria da tempo, ma solo poche ore fa è arrivata l’ufficialità. 

Il Giglio Sardo lascia parzialmente l’Italia. Ed in particolare, nella giornata di mercoledì, alcuni cavalli hanno preso il van direzione Francia. Si tratta di 6 soggetti, perlopiù giovani, che dunque varcheranno i confini transalpini. La destinazione francese è quella di Charley Rossi, 35 anni, compagno di Jessica Marcialis, che quest’anno vanta 44 affermazioni. Lo scorso anno aveva lanciato la piccola e tenace Tiger Tanaka verso la vittoria nel Boussac G1, proprio con in sella Jessica. 

Le avvisaglie c’erano state anche in occasione della vendita di Baptism (Sea The Stars) che ha preso la via dell’Arabia Saudita dopo la vendita avvenuta nella giornata di Saint-Cloud alle aste organizzate da Arqana con i cavalli in training. L’ex cavallo, a questo punto, del Giglio Sardo era stato venduto per la cifra di €150,000 a Youssef Mohammed Alturaif. 

I cavalli andati in Francia sono tutti puledri di 2 anni, mentre gli anziani per ora resteranno a Cenaia agli ordini di Stefano Botti ed in particolare Out Of Time, Thunderman e Zanfogna, rientrata vincendo mercoledì scorso a Milano, ma anche Come To Run. Andranno in Francia invece i giovani Camerlengo, Domina, Freccia, Painting Greys, Freccia, due inediti che si chiamano Real Wild Child e Spettro

I motivi dell’addio sono tutti legati a programmazione italiana e l’annosa questione dei premi pagati con grandissimo ritardo. Mentre in Francia i premi sono pagati nel giro di 2 settimane, dalle nostre parti i proprietari con partita iva non ricevono da Dicembre 2020. La formazione del Giglio Sardo è composta da due anime. Metà fiorentina (Giglio con Aurelio Fontani e Francioni) metà isolana (Biccai, Forma).

A parlare dei motivi della fuga è stato proprio Francesco Forma spiegando per temi: “Parto dal discorso dei premi: Ora, che la situazione dei premi sia un qualcosa di vergognoso è sotto gli occhi di tutti e la cosa più grave è che all’orizzonte non si paventa alcuna risoluzione al problema. Relativamente al trasferimento di parte dei nostri cavalli in Francia però devo sottolineare che le motivazioni principali sono altre due. La prima è quella della PROGRAMMAZIONE: in Italia non vi è una programmazione  per i cavalli di fascia media (quelli sotto le Listed ma sopra gli handicap). Tempo addietro i cavalli di questa fascia servivano per pagare mezza pensione anche ad un puledro ora non riescono neanche a far pari con le loro spese. Il risultato che in un ottica di selezione le scuderie sono costrette a svendere questi tipo di cavalli. L’alternativa è tenerli nel box o farli correre a vuoto con i cavalli di categoria superiore, considerato che non hanno alcuna possibilità di accesso agli HANDICAP. Sono dell’idea che il cavallo debba tornare al centro della programmazione e tutte le fasce di cavalli a seconda della loro qualità devono avere il loro spazio. Il secondo motivo che ci ha fatto pensare male è quello che riguarda gli handicapper e la situazione dei pesi. Non si può continuare a tollerare che i rating non vengano pubblicati settimanalmente. Una nazione Intera si lamenta di questo aspetto ma nessuno fa niente. Per quale motivo  Se non si ha niente da nascondere perché non copiare dagli altri stati ippicamente evoluti. La garanzia della terzietà sulla attribuzione dei pesi è alla base della credibilità del nostro sport”. 

E poi si è parlato di Francia: L’idea di avere una base francese nasce appunto dall’impossibilità di valorizzare in Italia ogni singolo cavallo sulla base delle proprie attitudini e possibilità. Al momento abbiamo trasferito 7 puledri nelle scuderie di Charlie Rossi. La scelta di Marsiglia non è stata casuale poiché  a soli 500 km da Milano quindi ad una distanza utile per eventuali trasferte. Nonostante sia stata una scelta obbligata la Francia non è in alcun modo una scelta di ripiego, tutt’altro . Abbiamo trovato in Francia una realtà molto ben organizzata dal punto di vista ippico e abbiamo la volontà e l’entusiasmo di provare a cimentarci in questa nuova avventura. Nessuna fuga all’estero però. La scuderia francese sarà complementare a quella italiana. L’Italia è la nostra casa e speriamo che prima possibile si riesca a rilanciare il nostro fantastico sport. Dei puledri che sono stati trasferiti in Francia fanno parte freccia camerlengo e nepente più qualche inedito che ancora non era sceso in pista. Al momento non prevediamo di sottoscrivere alcun contratto di monta considerata che la metà circa dei nostri portacolori sono stati trasferiti in Francia”

Nella foto a destra Francesco Forma