Un Derby, due fenomeni

Binocolo puntato
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Gli occhi del mondo sono puntati, oltre che sulla guerra in Ucraina, sulle celebrazioni per il settantesimo anno di regno di Elisabetta II. Con una non troppo velata preoccupazione, perché la Regina ha 96 anni, paga gli strascichi del Covid e le sue apparizioni sono ormai centellinate a causa delle condizioni di salute. Condizioni che le precludono la partecipazione alla messa a St. Paul, ma anche al Derby di Epsom, uno degli appuntamenti che per The Queen sono stati irrinunciabili sin da quando arrivava all’ippodromo insieme al padre Giorgio VI.

Quest’anno la Regina avrebbe voluto esserci, un po’ per perpetuare una tradizione che l’ha vista assente solo quattro volte in settant’anni, un po’ perchè questa edizione del Derby sarà dedicata a Sir Lester Piggott, che è stato uno dei fantini preferiti di Elisabetta II, scomparso la scorsa settimana. Il Derby 2022 assume un fascino particolare, un po’ nostalgico se si vuole, perché è allo stesso tempo la Corsa, ma è anche un’occasione per celebrare personaggi che hanno scritto la storia del galoppo mondiale.

Un fantino e la Regina, che ognuno nel suo ruolo è stato un incredibile testimonial per tenere altissimo l’interesse verso questo meraviglioso sport che abbiamo il privilegio e la passione di seguire. Non si tratta di rimpiangere il passato, ma di prendere atto che i grandi della seconda metà del ‘900 stanno scomparendo per ovvi limiti anagrafici. E che in qualche caso sarà difficile sostituirli. Fra i fantini l’eredità di Piggott, nel cuore della Regina ma anche nell’immaginario collettivo degli appassionati.