E alla fine Kyprios fu. Il figlio di Galileo, come ampiamente previsto dalla punta, ha vinto la Gold Cup di Ascot da favorito riuscendo a capitalizzare un percorso a centro gruppo (costantemente in anticipo rispetto ai rivali poi finiti insieme a lui sul podio) e grazie a Ryan Moore in sella ha respinto abbastanza agevolmente Mojo Star (Sea The Stars) e al terzo posto uno straordinario Stradivarius (Sea The Stars), tuttavia non riuscito nell’impresa di eguagliare Yeats con 4 Gold Cup. Semplicemente Kyprios è un giovane emergente, pieno di energie.
Kyprios, un portacolori di una connection composta da Moyglare Stud, Tabor, Derrick Smith, Magniere Westerberg, è così imbattuto in 3 uscite nel 2022, cominciate a Maggio quando era al rientro da quasi un anno di sosta, ingranando quando è stato impiegato sulle lunghe distanze.
Figlio di Galileo con mamma da Danehill, è un quattro anni pronto a prendere l’eredità testamentaria del vecchietto Stradivarius che anche oggi ha dato il suo raccogliendo il massimo possibile, dopo corsa che ad un certo punto si era complicata. Poteva prendere posizione migliore lungo il percorso, ma dirlo da dietro ad una tastiera è tutto molto facile. Quasi commovente nell’affondo finale, spostando al largo della pista dopo un paio di varchi negatigli al centro del tracciato.
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Per O’Brien ottava Gold Cup e vittoria numero 78 al Royal Ascot.