Grand Glory fattrice in Giappone

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Grand Glory non tornerà in Francia per passare all’asta sul ring di Deauville sabato 3 dicembre. La 6 anni allenata da Gianluca Bietolini, candidata alla Japan Cup di domenica prossima, porterà per l’ultima volta in pista i colori dell’Haras de Has di Xavier Marie, ma poi resterà in Giappone ed entrerà a far parte del parco fattrici della Shadai Farm di Teruya Yoshida. Attualmente la figlia di Olympic Glory è registrata sul sito di France Galop come appartenente con quote paritarie a Marie e Yoshida.

La notizia è stata confermata al quotidiano online Jour de Galop da Anne Sophie Yoh, racing manager dell’Haras de Hus. Ricordiamo che già un anno fa Grand Glory avrebbe dovuto diventare giapponese, ma l’affare non andò in porto perché i vecchi proprietari italo-americani avevano voluto tenere fede alla parola data ad Arqana di venderla a Deauville, dove Marie aveva dovuto spendere due milioni e mezzo di euro per aggiudicarsela. La cifra sborsata da Yoshida non è nota, ovviamente, e non è nemmeno facilmente quantificabile perché nella cessione va conteggiata la compartecipazione al premio che Grand Glory potrebbe incamerare domenica, ma a sensazione (visti anche i prezzi folli di fattrici e out of training registrati alle recenti aste in Kentucky) Marie non dovrebbe averci rimesso (anzi).

Grand Glory ha fatto sognare e gioire tante persone dopo l’acquisto da yearling (18.000 euro all’asta di ottobre di Deauville da parte di Marco Bozzi) e al momento, prima del passo d’addio, conta otto vittorie e altrettanti piazzamenti in ventitre uscite, per un bottino che, considerando bonus e premi aggiunti, oltrepassa il milione e mezzo di euro. Quest’anno, al sommo della sua arte, Grand Glory ha vinto il Prix Allez France, si è piazzata terza nelle Prince of Wales’s Stakes a Royal Ascot e quinta (con qualche recriminazione) nell’ultimo Arc de Triomphe.